Aldo Capitini: differenze tra le versioni

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*Col [[Vegetarianismo|vegetarianesimo]] si decide di rinunciare al cibo che comporti uccisione di animali; e con ciò stesso muta il nostro modo di avvicinarci ad essi, il nostro modo di considerarli; si accetta sorridendo ma con fermezza l'apparente stranezza che galline e pecore, dopo averci dato uova e lana, "muoiano di vecchiaia"; si amplia, al posto della violenza spietata, quel piano di collaborazione in cui consiste l'incremento della civiltà. Questa "sospensione" introdotta nella leggerezza sterminatrice e nella freddezza utilitaria si riflette in accrescimento di valore interiore. Ma c'è di più e forse il meglio. Io debbo confessare che, pur avendo un notevole interesse all'esistenza degli animali, mi decisi al vegetarianesimo nel 1932, quando, nell'opposizione al fascismo, mi convinsi che l'esitazione ad uccidere animali avrebbe fatto risaltare ancora meglio l'importanza del rispetto dell'esistenza umana. (da ''Il problema religioso attuale'')
*[[Giovanni Gentile|Gentile]] era impaziente che io sistemassi le cose e me ne andassi {{NDR|dalla Scuola Normale di Pisa}}, perché ero divenuto di colpo vegetariano (per la convinzione che esitando davanti all'uccisione degli animali, gli italiani – che [[Benito Mussolini|Mussolini]] stava portando alla guerra – esitassero ancor di più davanti all'uccisione di esseri umani): e a Gentile infastidiva che io, mangiando a tavola con gli studenti, come continuavo a fare, fossi di scandalo con la mia novità.<ref>Citato in [[Lorenzo Guadagnucci]], ''Restiamo animali'', Terre di mezzo, Milano, 2012, p. 250. ISBN 978-88-6189-224-8</ref>
*{{NDR|Declinando un'onorificenza proposta in suo favore da [[Giovanni Gentile|Gentile]] alla Scuola Normale di Pisa}} Ho preso in esame dal punto di vista religioso il problema della violenza e l'insegnamento ad avere fiducia in essa, e mi è sembrato che quell'insegnamento sia un errore e riveli mancanza di profonda fede nello spirito perché l'amore è veramente spirituale solo quando è infinita possibilità di amare – e perciò la religione è educazione all'amore – mentre l'amore deliberatamente limitato è idolatria o superstite egoismo.<ref>Citato in [[Sergio Romano]], ''[http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/04/Aldo_Capitini_pacifismo_alla_Scuola_co_9_060704006.shtml «Aldo Capitini e il pacifismo alla Scuola Normale»]'', ''Corriere della Sera'', 4 luglio 2006.</ref>
*Il vegetarianesimo è in stretto rapporto con i problemi morali e religiosi, ed anzitutto con il problema dei fini e dei mezzi.<ref>Da ''Aspetti dell'educazione alla nonviolenza'', 1959.</ref>
*Il vegetarianesimo, se condotto bene, non presenta inconvenienti allo stato del nostro corpo fisico. Anzi c'è chi sostiene che migliora la nostra indole stessa; come che stia questa cosa, è certo che la nostra indole migliora per il proposito di affetto verso gli animali, per il nuovo sguardo che abbiamo verso di loro, dopo il proposito di non distruggerli, per il senso di cooperare che stabiliamo. Finora si è considerato il campo [[animale]] come un campo libero dove uno potesse portare stragi; la [[non-violenza|nonviolenza]] inizia il piano di un accordo col campo animale, che potrà arrivare molto lontano. Di riflesso poi, la direttiva di rispettare la vita animale porta maggiore attenzione alla vita umana. Ma verso tanti esseri animali è ancora difficilissimo attuare la nonviolenza: che noi proviamo dolore di questo, è già un passo avanti. Col tempo le stesse bestie feroci potranno essere allevate, nutrite diversamente e trasformate. Noi potremo sviluppare le nostre energie interne e meglio dominare, senza ucciderle, molte bestie. (da ''Religione aperta'')
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*Bisogna, inoltre, tener sempre presente che non sono le direttive viste in astratto, ma l'animo che vive concretamente, quello che ispira e sorregge e colora l'[[azione]]. La direttiva, in sé, potrebbe essere sorgente d'inerzia o di superbia; e la stessa [[religione]] tutta quanta è [[tentazione]], se per essa ci si crede sufficienti e a posto. È l'animo da riprendere sempre e da rinnovare.
*Col [[Vegetarianismo|vegetarianesimo]] (cioè non nutrendosi della carne di animali macellati, ma di prodotti della terra, e di derivati dagli animali, ma senza ucciderli) si realizza principalmente il riconoscimento del valore dell'esistenza di quegli esseri animali contro i quali si decide di non usare l'uccisione, e, di riflesso, si realizza una maggiore persuasione che non si debba usare violenza contro gli esseri umani. Dopo la decisione vegetariana noi guardiamo subito con nuovi occhi gli animali; non ne esageriamo il valore, ma sentiamo in noi qualche cosa di franco, di calmo, di affettuoso fino all'intimo.
*Nell'[[intimità]] si presentano le idee, i propositi: l'[[Asserzione|affermazione]] qualsiasi che intendo fare, quando io ne sia profondamente persuaso, ha una [[forza]] intrinseca. Questa forza viene alla mia affermazione dalla dedizione che io metto in essa, dalla persuasione che essa è bene, è verità, è valore, che non è per un mio interesse egoistico. Quando è così, l'[[idea]] che io propugno è fondata nel mio intimo con la stessa certezza che ho quanto alla durezza della pietra; e come non maltratterei nessuno per attestare quest'ultimo fatto, cosi è assurdo che ricorra alla forza per affermare tra gli altri la mia idea: essa ha una forza in sé, che è la forza della verità intima, la forza dell'anima.
*Solo così si rinnova il mondo, per amore; e chi è innamorato non aspetta che gli altri si innamorino. Chi si guarda sempre dietro prima di muoversi, si muoverà alfine sospinto dagli altri, e senza sapere dove vada.
*La [[vita]] è [[lotta]]. Non c'è cosa di valore che non costi.