Disputa su Dio e dintorni: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*Lei {{NDR|[[Corrado Augias]]}} ha ricordato [[Giordano Bruno]], un filosofo al quale mi sento vicino, soprattutto per la sua concezione della natura come ''natura naturans'', come ''optima deitas''. Che cosa le devo dire? Se veramente c'è Dio, se veramente c'è la vita eterna, allora Giordano Bruno, che ha dato la vita per amore della verità, che non ha rinnegato i risultati cui era giunto con il suo potente lavoro intellettuale (alcuni dei quali oggi vengono accolti persino da autorevoli rappresentanti della Chiesa istituzionale, come da lei ricordato), se veramente ci sono il regno di Dio e la vita eterna, allora Giordano Bruno ne fa sicuramente parte, quelli che l'hanno ucciso (fra cui [[papa Clemente VIIVIII]] e il cardinale [[Roberto Bellarmino|Bellarmino]]) non lo so. Anche se Roberto Bellarmino è stato dichiarato santo. ([[Vito Mancuso]], pp. 46-47)
*Siamo [[materia]], ma da questa materia (proprio come se fosse una madre) nascono livelli superiori dell'essere, che fanno sì che noi risultiamo di più della materia inanimata, e infatti siamo «animati» (cioè dotati di anima), e poi anche di più della semplice animazione come vita biologica e vita sociale. Questo di più in cui propriamente consistiamo in quanto persone umane si chiama (dinamicamente inteso) libertà, la quale fa sì che oltre a re-agire (come fanno le piante e gli animali) noi possiamo anche propriamente agire. ([[Vito Mancuso]], p. 139)
*Essere un filo di un indumento più grande: forse è questo il [[senso della vita|senso ultimo del mio essere]]. Essere me stesso, senza confondere la mia specificità di filo diverso da ogni altro, e insieme, però, unirmi ad altri fili, perché un filo ha senso solo se si unisce ad altri fili, come una nota ha senso solo se si unisce ad altre note, come una lettera ha senso solo se si unisce ad altre lettere e così forma parole, e poi frasi, periodi, magari anche racconti, novelle, romanzi, poesie...<br>Essere se stessi, ma anche legati agli altri: come la «a» rimane «a», ma se tra due «a» inserisco una «m» ho trovato la possibilità di dire come mia moglie mi pensa, e ho dato un senso a due «a» che altrimenti, da sole, non l'avrebbero avuto. Essere liberi e indipendenti, ma anche responsabili e in comunione. Io penso sia questo il senso esistenziale, fisico e insieme metafisico, della [[religione]]. La religione in quanto ''religio'', legame, legame di me (filo o nota o lettera che sia) con altri elementi diversi eppure simili a me (fili o note o lettere che siano). ([[Vito Mancuso]], pp. 189-190)