Arthur Rimbaud: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Carjat Arthur Rimbaud 1872 n2.jpg|thumb|right|Arthur Rimbaud nel 1871]]
'''Jean Nicolas Arthur Rimbaud''' (1854 – 1891), poeta francese.
 
==''Illuminazioni''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
<poem>Aussitôt que l'idée du Déluge se fut rassise,
Un lièvre s'arrêta dans les sainfoins et les clochettes mouvantes, et dit sa prière à l'arc-en-ciel à travers la toile de l'araignée.
Oh ! les pierres précieuses qui se cachaient, — les fleurs qui regardaient déjà.
Dans la grande rue sale, les étals se dressèrent, et l'on tira les barques vers la mer étagée là-haut comme sur les gravures.
Le sang coula, chez Barbe-Bleue, — aux abattoirs, — dans les cirques, où le sceau de Dieu blêmit les fenêtres. Le sang et le lait coulèrent.
Les castors bâtirent. Les "mazagrans" fumèrent dans les estaminets.
Dans la grande maison de vitres encore ruisselante, les enfants en deuil regardèrent les merveilleuses images. Une porte claqua — et, sur la place du hameau, l'enfant tourna ses bras, compris des girouettes et des coqs des clochers de partout, sous l'éclatante giboulée.
Madame *** établit un piano dans les Alpes. La messe et les premières communions se célébrèrent aux cent mille autels de la cathédrale.
</poem>
 
====Diana Grange Fiori====
Non appena l'idea del Diluvio si fu seduta,<br />Una lepre sostò fra lupinelle e campanule ondeggianti e disse la sua preghiera all'arcobaleno attraverso la tela del ragno.<br />Oh! le pietre preziose che si nascondevano, — i fiori che già guardavano.<br />Nella grande strada sporca i banchi si drizzarono, e le barche vennero trascinate verso il mare a scaglioni lassù come nelle stampe.<br />Corse il sangue, da Barbablù, — ai mattatoi, — nei circhi, dove il sigillo di Dio fece livide le finestre. Il sangue e il latte scorrevano.<br />I castori costruirono. I ''mazagrans'' fumarono nelle bettole.<br />Nella gran casa di vetro ancora grondante i bambini a lutto guardarono le splendide immagini.<br />Una porta sbatté, — e sulla piazza del borgo, il bambino roteò le braccia, compreso dalle banderuole e dai galli dei campanili di ogni dove, sotto l'acquazzone sfavillante.<br />La Signora *** collocò un pianoforte sulle Alpi. Messe e prime comunioni vennero celebrate ai centomila altari della cattedrale.
 
{{NDR|Diana Grange Fiori, Mondadori, 1972}}
 
===Citazioni===
*Nelle ore d'amarezza immagino sfere di zàffiro, di metallo. Sono padrone del silenzio. Perché mai una parvenza di spiraglio dovrebbe illividire all'angolo della volta? (da ''Infanzia'', 1972)
*La musica sapiente vien meno al nostro desiderio. (da ''Racconto'', 1972)
*Ho steso [[corda|corde]] da campanile a campanile; ghirlande da finestra a finestra; catene d'oro da stella a stella, e danzo. (da ''Frasi'', 1972)
*— Sgorga, stagno, — schiuma, riversati sui ponti, e al di sopra dei boschi; — drappi neri ed organi, — lampi e tuoni — salite e scorrete; — Acque e tristezze, salite e rialzate i Diluvi.<br /> Che da quando si sono dissolti, — oh le pietre preziose interrate, e i fiori aperti! — è una noia! e la Regina, la Strega che accende la sua brace nel vaso di terra, non vorrà mai raccontarci ciò che ella sa, e che noi ignoriamo. (da ''Dopo il diluvio'', 1978)
*Quest'idolo, occhi neri e crine giallo, senza parenti né corte, più nobile di una favola, messicana e fiamminga; il suo dominio, azzurro e verzura insolenti, si stende su spiagge nomate, da onde senza vascelli, con nomi ferocemente greci, slavi, celtici. (da ''Infanzia'', 1978)
*Che noia, l'ora del "caro corpo" e del "caro cuore". (da ''Infanzia'', 1978)
:Che noia, l'ora del «tutto mio» e del «cuor mio». (1992)
::Che noia, l'ora del «caro corpo» e «caro cuore». (1994)
*[[Fiore|Fiori]] magici ronzavano. I pendii li cullavano. Bestie di una eleganza favolosa circolavano. Le nubi si addensavano sull'alto mare fatto di una eternità di calde lacrime. (da ''Infanzia'', 1978)
*I sentieri sono aspri. Le colline si ricoprono di ginestre. L'aria è immobile. Come sono lontani gli uccelli e le fonti! Non può esserci che la fine del mondo, più in là. (da ''Infanzia'', 1978)
*La [[musica]] sapiente manca al nostro desiderio. (da ''Racconto'', 1978)
*Giocolieri abilissimi, trasformano luoghi e persone e si servono della commedia magnetica. Gli occhi fiammeggiano, il sangue canta, le ossa si dilatano lacrime e filamenti rossi sgorgano. Lo scherzo o il terrore dura un minuto, o mesi interi.<br />Solo io ho la chiave di questa parata selvaggia. (da ''Parata'', 1994)
*Ho abbastanza conosciuto. Le fermate della vita — O Frastuoni e Visioni!<br />Parto per affetti e rumori nuovi! (da ''Partenza'', 1994)
*Ci hanno promesso di seppellire nell'ombra l'albero del bene e del male, di deportare le onestà tiranniche, affinché potessimo condurre il nostro più puro amore. Tutto cominciò con un certo disgusto e tutto finì, – non potendo noi impadronirci subito di quell'[[eternità]], – tutto finì con un effluvio di profumi. (da ''Mattinata d'ebbrezza'', 1994)
*Noi ti proclamiamo mondo! Non dimentichiamo che ieri tu hai glorificato ognuna delle nostre età. Abbiamo fiducia nel veleno. Sappiamo donare ogni giorno tutta intera la nostra vita.<br />Questo è il tempo degli ''Assassini''. (da ''Mattinata d'ebbrezza'', 1994)
*Come un dio dagli enormi occhi azzurri e dalle forme di neve, il [[mare]] e il [[cielo]] attirano sulle terrazze di marmo la folla delle giovani e forti rose. (da ''Fiori'', 1994)
*Per Elena congiurarono le linfe ornamentali nelle ombre vergini e i chiarori impassibili nel silenzio astrale. L'ardore dell'[[estate]] fu affidato a uccelli muti e l'indolenza richiesta a una barca di lutti senza prezzo attraverso anse di amori morti e profumi estenuati. (da ''Fairy'', 1994)
 
===Citazioni sul testo===
*[...] la parola ''Illuminations'' è inglese e significa incisione colorata, «coloured plates»: è il sottotitolo medesimo che Rimbaud aveva dato al suo manoscritto». ([[Paul Verlaine]])
 
==''Lettere''==
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*E all'aurora, armati di una ardente pazienza, entreremo nelle splendide città. (da ''Addio'', 1995)
*Bisogna essere assolutamente moderni. (da ''Addio'', 1995)
 
==''Illuminazioni''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
<poem>Aussitôt que l'idée du Déluge se fut rassise,
Un lièvre s'arrêta dans les sainfoins et les clochettes mouvantes, et dit sa prière à l'arc-en-ciel à travers la toile de l'araignée.
Oh ! les pierres précieuses qui se cachaient, — les fleurs qui regardaient déjà.
Dans la grande rue sale, les étals se dressèrent, et l'on tira les barques vers la mer étagée là-haut comme sur les gravures.
Le sang coula, chez Barbe-Bleue, — aux abattoirs, — dans les cirques, où le sceau de Dieu blêmit les fenêtres. Le sang et le lait coulèrent.
Les castors bâtirent. Les "mazagrans" fumèrent dans les estaminets.
Dans la grande maison de vitres encore ruisselante, les enfants en deuil regardèrent les merveilleuses images. Une porte claqua — et, sur la place du hameau, l'enfant tourna ses bras, compris des girouettes et des coqs des clochers de partout, sous l'éclatante giboulée.
Madame *** établit un piano dans les Alpes. La messe et les premières communions se célébrèrent aux cent mille autels de la cathédrale.
</poem>
 
====Diana Grange Fiori====
Non appena l'idea del Diluvio si fu seduta,<br />Una lepre sostò fra lupinelle e campanule ondeggianti e disse la sua preghiera all'arcobaleno attraverso la tela del ragno.<br />Oh! le pietre preziose che si nascondevano, — i fiori che già guardavano.<br />Nella grande strada sporca i banchi si drizzarono, e le barche vennero trascinate verso il mare a scaglioni lassù come nelle stampe.<br />Corse il sangue, da Barbablù, — ai mattatoi, — nei circhi, dove il sigillo di Dio fece livide le finestre. Il sangue e il latte scorrevano.<br />I castori costruirono. I ''mazagrans'' fumarono nelle bettole.<br />Nella gran casa di vetro ancora grondante i bambini a lutto guardarono le splendide immagini.<br />Una porta sbatté, — e sulla piazza del borgo, il bambino roteò le braccia, compreso dalle banderuole e dai galli dei campanili di ogni dove, sotto l'acquazzone sfavillante.<br />La Signora *** collocò un pianoforte sulle Alpi. Messe e prime comunioni vennero celebrate ai centomila altari della cattedrale.
 
{{NDR|Diana Grange Fiori, Mondadori, 1972}}
 
===Citazioni===
*Nelle ore d'amarezza immagino sfere di zàffiro, di metallo. Sono padrone del silenzio. Perché mai una parvenza di spiraglio dovrebbe illividire all'angolo della volta? (da ''Infanzia'', 1972)
*La musica sapiente vien meno al nostro desiderio. (da ''Racconto'', 1972)
*Ho steso [[corda|corde]] da campanile a campanile; ghirlande da finestra a finestra; catene d'oro da stella a stella, e danzo. (da ''Frasi'', 1972)
*— Sgorga, stagno, — schiuma, riversati sui ponti, e al di sopra dei boschi; — drappi neri ed organi, — lampi e tuoni — salite e scorrete; — Acque e tristezze, salite e rialzate i Diluvi.<br /> Che da quando si sono dissolti, — oh le pietre preziose interrate, e i fiori aperti! — è una noia! e la Regina, la Strega che accende la sua brace nel vaso di terra, non vorrà mai raccontarci ciò che ella sa, e che noi ignoriamo. (da ''Dopo il diluvio'', 1978)
*Quest'idolo, occhi neri e crine giallo, senza parenti né corte, più nobile di una favola, messicana e fiamminga; il suo dominio, azzurro e verzura insolenti, si stende su spiagge nomate, da onde senza vascelli, con nomi ferocemente greci, slavi, celtici. (da ''Infanzia'', 1978)
*Che noia, l'ora del "caro corpo" e del "caro cuore". (da ''Infanzia'', 1978)
:Che noia, l'ora del «tutto mio» e del «cuor mio». (1992)
::Che noia, l'ora del «caro corpo» e «caro cuore». (1994)
*[[Fiore|Fiori]] magici ronzavano. I pendii li cullavano. Bestie di una eleganza favolosa circolavano. Le nubi si addensavano sull'alto mare fatto di una eternità di calde lacrime. (da ''Infanzia'', 1978)
*I sentieri sono aspri. Le colline si ricoprono di ginestre. L'aria è immobile. Come sono lontani gli uccelli e le fonti! Non può esserci che la fine del mondo, più in là. (da ''Infanzia'', 1978)
*La [[musica]] sapiente manca al nostro desiderio. (da ''Racconto'', 1978)
*Giocolieri abilissimi, trasformano luoghi e persone e si servono della commedia magnetica. Gli occhi fiammeggiano, il sangue canta, le ossa si dilatano lacrime e filamenti rossi sgorgano. Lo scherzo o il terrore dura un minuto, o mesi interi.<br />Solo io ho la chiave di questa parata selvaggia. (da ''Parata'', 1994)
*Ho abbastanza conosciuto. Le fermate della vita — O Frastuoni e Visioni!<br />Parto per affetti e rumori nuovi! (da ''Partenza'', 1994)
*Ci hanno promesso di seppellire nell'ombra l'albero del bene e del male, di deportare le onestà tiranniche, affinché potessimo condurre il nostro più puro amore. Tutto cominciò con un certo disgusto e tutto finì, – non potendo noi impadronirci subito di quell'[[eternità]], – tutto finì con un effluvio di profumi. (da ''Mattinata d'ebbrezza'', 1994)
*Noi ti proclamiamo mondo! Non dimentichiamo che ieri tu hai glorificato ognuna delle nostre età. Abbiamo fiducia nel veleno. Sappiamo donare ogni giorno tutta intera la nostra vita.<br />Questo è il tempo degli ''Assassini''. (da ''Mattinata d'ebbrezza'', 1994)
*Come un dio dagli enormi occhi azzurri e dalle forme di neve, il [[mare]] e il [[cielo]] attirano sulle terrazze di marmo la folla delle giovani e forti rose. (da ''Fiori'', 1994)
*Per Elena congiurarono le linfe ornamentali nelle ombre vergini e i chiarori impassibili nel silenzio astrale. L'ardore dell'[[estate]] fu affidato a uccelli muti e l'indolenza richiesta a una barca di lutti senza prezzo attraverso anse di amori morti e profumi estenuati. (da ''Fairy'', 1994)
 
===Citazioni sul testo===
*[...] la parola ''Illuminations'' è inglese e significa incisione colorata, «coloured plates»: è il sottotitolo medesimo che Rimbaud aveva dato al suo manoscritto». ([[Paul Verlaine]])
 
==Citazioni su Arthur Rimbaud==