Arthur Schnitzler: differenze tra le versioni

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*Nessun viso è brutto se i suoi tratti esprimono la capacità di una vera [[passione]] e l'incapacità di una [[menzogna]].
*Quando l'[[odio]] diventa codardo, se ne va mascherato in [[società]] e si fa chiamare [[giustizia]].
 
==''Al pappagallo verde''==
===[[Incipit]]===
''La bettola "Al pappagallo verde". Una cantina non molto spaziosa, alla quale – dalla parte posteriore, a una certa distanza – conducono sette gradini, che verso l'alto sono chiusi da una porta. Una seconda porta, visibile a mala pena, si trova nello sfondo, a sinistra''. [...]<br>'''Grasset''' (''sta ancora scendendo''): Qui, qui, Lebrêt, entra; conosco bene questa fonte, te l'assicuro. Anche se tutta [[Parigi]] muore di sete, il mio vecchio [[amico]] e direttore ha certo da qualche parte una buona botte di vino, ci puoi contare.<br>'''Oste''': Oh buonasera, Grasset. Così ti fai vivo, eh? Perché, non avrai mica chiuso con la [[filosofia]], per caso? O speri da me qualche scrittura, così, un nuovo ingaggio, o –<br>'''Grasset''': Come no, si capisce. Cerco del vino, e tu devi darmelo. Io sono il cliente e tu sei l'oste, e dunque –<br>'''Oste''': Come, [[vino]]? E dove dovrei trovarlo, eh caro Grasset, me lo dici? Se proprio stanotte hanno saccheggiato tutte le mescite e le bottiglierie di Parigi! E anzi, guarda, scpmmetterei non so cosa che c'eri anche tu.<br>'''Grasset''': Su, tira fuori il vino. Per la canaglia che verrà dopo di noi, magari fra un'ora – (''ascolta''). Senti qualcosa anche tu, Lebrêt?<br>'''Lebrêt''': Sì, è come un tuono, leggero e lontano, ma come un tuono –
 
===Citazioni===
*'''Grasset''': Guarda, sono gli ultimissimi opuscoli che sono stati appena distribuiti a Palazzo Reale. Qui ce n'è uno del mio amico Cerutti, ecco, ''Memoriale per il popolo di [[Francia]]'', qui un altro di [[Camille Desmoulins|Desmoulins]]... che certo, detto fra noi, è assai più bravo a parlare che a scrivere... eccolo qui, ''La Francia libera''. (p. 92)
*'''Oste''': Mio caro, io amo la libertà come te, ma amo soprattutto il mio lavoro. (p. 93)
*Una giovinezza che non si gode è come un volano che si lascia per [[terra]], nella sabbia, invece che lanciarlo in aria. (p. 126)
 
==''Doppio sogno''==
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===Citazioni===
*Noi miseri mortali non possiamo mai pretendere di sapere come si giudichi lassù una vicenda umana. (p. 52)
 
==''Al pappagallo verde''==
===[[Incipit]]===
''La bettola "Al pappagallo verde". Una cantina non molto spaziosa, alla quale – dalla parte posteriore, a una certa distanza – conducono sette gradini, che verso l'alto sono chiusi da una porta. Una seconda porta, visibile a mala pena, si trova nello sfondo, a sinistra''. [...]<br>'''Grasset''' (''sta ancora scendendo''): Qui, qui, Lebrêt, entra; conosco bene questa fonte, te l'assicuro. Anche se tutta [[Parigi]] muore di sete, il mio vecchio [[amico]] e direttore ha certo da qualche parte una buona botte di vino, ci puoi contare.<br>'''Oste''': Oh buonasera, Grasset. Così ti fai vivo, eh? Perché, non avrai mica chiuso con la [[filosofia]], per caso? O speri da me qualche scrittura, così, un nuovo ingaggio, o –<br>'''Grasset''': Come no, si capisce. Cerco del vino, e tu devi darmelo. Io sono il cliente e tu sei l'oste, e dunque –<br>'''Oste''': Come, [[vino]]? E dove dovrei trovarlo, eh caro Grasset, me lo dici? Se proprio stanotte hanno saccheggiato tutte le mescite e le bottiglierie di Parigi! E anzi, guarda, scpmmetterei non so cosa che c'eri anche tu.<br>'''Grasset''': Su, tira fuori il vino. Per la canaglia che verrà dopo di noi, magari fra un'ora – (''ascolta''). Senti qualcosa anche tu, Lebrêt?<br>'''Lebrêt''': Sì, è come un tuono, leggero e lontano, ma come un tuono –
 
===Citazioni===
*'''Grasset''': Guarda, sono gli ultimissimi opuscoli che sono stati appena distribuiti a Palazzo Reale. Qui ce n'è uno del mio amico Cerutti, ecco, ''Memoriale per il popolo di [[Francia]]'', qui un altro di [[Camille Desmoulins|Desmoulins]]... che certo, detto fra noi, è assai più bravo a parlare che a scrivere... eccolo qui, ''La Francia libera''. (p. 92)
*'''Oste''': Mio caro, io amo la libertà come te, ma amo soprattutto il mio lavoro. (p. 93)
*Una giovinezza che non si gode è come un volano che si lascia per [[terra]], nella sabbia, invece che lanciarlo in aria. (p. 126)
 
==''La signorina Else''==
===[[Incipit]]===
«''Davvero non vuoi giocare, Else?''» – «No, Paul, non ne ho più voglia. Ciao. Arrivederla, signora Mohr.» – «''Via, Else, mi chiami signora Cissy. Anzi, semplicemente Cissy''.» – «''Come mai, Else. va via così presto? Mancano ancora due ore buone prima del dinner''.» – «La lascio al suo single con Paul, signora Cissy. Oggi non sono in vena e vi rovinerei il divertimento.» – «''La lasci perdere, signora Mohr, oggi si è svegliata con la luna storta. Però sei carina anche con la luna, Else! Soprattutto ti dona quel sweater rosso''.» – «Ti auguro di avere più fortuna con il blu. Ciao, Paul.»
 
===Citazioni===
*Vorrei [[gridare]] il mio saluto al cielo prima di tornare giù in mezzo alla gente. Ma dove andrà il mio saluto? Sono così sola. Terribilmente sola, tanto che nessuno può immaginare la mia solitudine. Amore mio, io ti saluto. Chi sei? Ti saluto mio promesso sposo! Ma chi sei?... (p. 27)