Henrik Ibsen: differenze tra le versioni

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*''Catilina'' è scritto di getto, rubando qualche quarto d'ora alle ore rubate per lo studio. È scritto di furto, con la complicità della notte, quando il «lüttje Abtekerjunge» si levava il grtembiule da impastator di pillole e ridiventava il giovane desideroso di lotta e d'avvenire. Ibsen notava più tardi, con quel suo sorriso con cui sapeva parlare delle cose sue passate e degli altri, che tutta la favola si svolge di notte perché egli poteva lavorare per conto suo soltanto nelle ore notturne. ([[Scipio Slataper]])
 
==[[Incipit]] de ''Gli spettri''==
{{NDR|Henrik Ibsen, ''Catilina'', traduzione di C. Giannini e N. Zoja, Garzanti 1951.}}
'''Regina''' (''aprendo la porta'') — Che cosa vuoi? Non entrare, sei tutto bagnato.<br>
'''Ergstrand''' — È la pioggia del Buon Dio, mia cara ragazza.<br>
'''Regina''' — Di' piuttosto la pioggia del Diavolo!<br>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
 
==Citazioni su Henrik Ibsen==
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==Bibliografia==
*Henrik Ibsen, ''Catilina'', traduzione di C. Giannini e N. Zoja, Garzanti, 1951.
 
== Altri progetti==
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