Matta El Meskin: differenze tra le versioni
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*L'orientamento della sua preghiera e della sua ardente supplica, ripetuta per ben tre volte con insistenza e prosternazione, si è rivelato essere che il Padre allontanasse da lui "questo calice" [...] La verità è che "questo calice" rappresentava agli occhi di Cristo il "come" avrebbe dovuto bere i peccati e l'infamia dell'umanità, "come" avrebbe dovuto apparire sulla croce facendosi carico delle colpe più scandalose degli uomini: adultèri, omicidi, bestemmie. Sulla soglia della crocifissione doveva decidere: avrebbe accettato di essere l'autore di tutte queste colpe, affinché la sua crocifissione e la sua morte fossero possibili? (pp. 30-31)
*La creazione dell'uomo nuovo mediante lo [[Spirito]] si compie tutta in una volta ed è intrinsecamente perfetta. All'uomo non resta che scoprire la perfezione di questa grande opera di [[Dio]] portata a compimento in lui. I doni di Dio sono completi e l'uomo nuovo è creato a immagine del suo [[Creatore]] nella giustizia e nella santità della verità. Spetta all'uomo credere questo e assumere la verità di quello che Dio ha compiuto in lui. Se è difficile per il pensiero umano cogliere quest'opera nella sua vastità, è perché essa non rientra nei canoni del pensiero o del ragionamento; essa non si può spiegare sul piano del merito personale, perché all'origine della creazione dell'uomo nuovo vi è una pura iniziativa divina allo scopo di traferire l'uomo dalla terra al cielo affinché egli viva nel regno di Dio. Essa dipende dunque unilateralmente dalla volontà perfetta di Dio. ''"Di sua volontà egli ci ha generati con una parola di verità, perché noi fossimo come una primizia delle sue creature"'' (Gc 1,18) (p. 51)
*Questo cambiamento [il retrocedere dell'uomo vecchio e l'inizio dell'attività dell'uomo nuovo] può prodursi progressivamente, per mezzo di molti sforzi, di fatiche e di tentativi, sostenuti con pazienza e tenacia, grazie anche a molte preghiere con lacrime, grida, violenza, dolore e tristezza. Infatti si tratta di una dolorosa duplice operazione di morte e di parto, espressa da una stessa parola nella Bibbia [1]: sono da un lato i dolori della morte dell'uomo vecchio recalcritrante che vi si oppone con tutto il suo essere e dall'altro i dolori del parto dell'uomo nuovo: essi implicano un'immensa trasformazione dell'essere che l'uomo subisce faticosamente, perché rinasce a immagine del suo Creatore nella giustizia e nella santità della verità. Le forze repulsive richieste per espellere il vecchio e el eforze di attrazione necessarie per mettere in opera il nuovo superano le capacità umane.
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