Michail Afanas'evič Bulgakov: differenze tra le versioni

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*"Signore, i tuoi pope dicono che i bolscevichi finiranno all'inferno. E questo allora," dico, "che è? Loro non credono in Te, e guarda un po' che razza di caserme gli hai preparato." "E così non credono?" domanda.
 
*"Per quanto è vero Dio", dico, e io stesso, capisce, mi spavento, suvvia dire a Dio parole del genere! Lo guardo e quello sorride. Ma cosa sto a fare, penso, a raccontargli certe cose che lui conosce meglio di me. Tuttavia sono curioso di sapere quello che dirà. E lui dice: "Se non ci credono," dice, "che ci si può fare? Lasciali perdere. A me la cosa non fa né caldo né freddo. E anche a te," dice, "e anche a loro," dice, "fa lo stesso. Perché a me della vostra fede non viene in tasca un bel niente. Uno crede, un altro non crede, ma vi comportate tutti allo stesso modo; adesso vi pigliate a vicenda per la gola, e per quel che riguarda le caserme, Zilin, qui bisogna capire, Zilin, che voi siente tutti uguali - morti ammazzati sul campo di battaglia. Questo, Zilin, va capito, e non tutti ci riescono. E tu, in generale, Zilin," dice, "non star lì a spaccarti la testa con simili domande. Vivi la tua vita, spassatela."
 
*L'uomo ha eretto, senza neppure saperlo, torri, segnali d'allarme e armi per un unico scopo - fare la guardia alla guerra e al focolare degli esseri umani. E per questo che combatte e, a dire il vero, non si dovrebbe combattere per nessun'altra ragione al mondo.
 
*Se così avesse fatto, la sua vita sarebbe andata in modo del tutto differente, ma ecco che così non fece. Esiste una forza tale che a volte ti costringe a guardare giù nell'abisso, dall'alto di un monte... che trascina verso il freddo... verso l'abisso.