Heinrich Böll: differenze tra le versioni

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→‎Opinioni di un clown: Aggiunta di alcune citazioni del libro "Opinioni di un clown" di Heinrich Böll
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*Quello che sta fuori – a questo mondo ciascuno ''sta fuori'' rispetto agli altri – trova una cosa sempre peggiore o migliore di quello che ci sta dentro.
*Vi sono dei limiti oltre i quali l'idiozia dovrebbe essere controllata.
*Quello che gli altri chiamano reale, a me sembra una finzione.
*Tutti sanno, cioè, che un clown dev'essere malinconico per essere un buon clown, ma che per lui la malinconia sia una faccenda seria da morire, fin lì non arrivano.
*Io sarei rimasto a lungo così, con il ricevitore in mano, solo per sentirla respirare.
*Ero così disperatamente infelice che non riuscivo più nemmeno a piangere.
*Per la prima volta mi ero reso conto di quanto terribili possano essere gli oggetti che una persona lascia dietro di sé quando va via o muore.
*Avevo voglia di piangere: la biacca sul viso me lo impediva, era così perfetta con quelle crepe, con quei punti in cui il gesso cominciava a sfogliarsi; le lacrime avrebbero rovinato tutto.
*Solo che io non sono affetto soltanto da malinconia, mal di testa, indolenza e dalla mistica facoltà di sentire gli odori per telefono. Il più terribile dei miei mali è la predisposizione alla monogamia; c'è una sola donna con cui posso fare tutto quello che gli uomini fanno con le donne: Maria. E da quando lei se n'è andata, vivo come dovrebbe vivere un monaco, con la differenza che io non sono un monaco.
*Ma io non voglio perdere la mia anima, voglio riaverla.
*C'é una bella parola: niente. Non pensare a niente. Non al Kanzler né al Katholon, pensa al clown che piange nella vasca da bagno, mentre il caffè gli gocciola sulle pantofole.
 
==[[Incipit]] di alcune opere==