Giuseppe Giusti: differenze tra le versioni

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==''Raccolta dei proverbi toscani''==
*Per [[proverbio]] intendo quel dettato che chiude una sentenza, un precetto, un avvertimento qualunque, ed escludo da questa raccolta certi altri detti come sarebbero - ''Conoscere i polli'' - ''Mettere il becco in molle'' - ''Scorgere il pelo nell'ovo'' - ''Stringere i panni addosso''; - questi e altri diecimila che si dicono proverbi e che i raccoglitori registrano per proverbi, mi pare a tutto rigore che debbano chiamarsi modi di dire o modi proverbiali. (p. 1)
*Ho domandato mille volte alla gente cosa significasse un tal proverbio, e così staccato, non me l'hanno saputo dire; ma appena ho chiesto a che proposito lo dicessero, me n'hanno resa subito perfetta ragione; per la qual cosa si può dire che versano dalle labbra una sapienza che non sanno di possedere, come uno si dà a un lavoro, a una fatica, senza avvertire la capacità delle proprie braccia. (p. 13)
*Il sapersi adattare è una gran virtù! Risparmia infinite molestie, e concilia la benevolenza degli altri. (p. 402)