Ottavia Piccolo: differenze tra le versioni
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*Le primedonne erano altre: le Proclemer, le Brignone, le Morelli... La mia generazione ha avuto un'altra sorte. Oggi sono lieta di stare qui, in una compagnia stimolante, in un teatro finalmente diretto da una donna. Mimma Gallina è anche un'amica: insieme si va a fare spese. Con Strehler non sarebbe mai successo. Insomma, non sono diventata una star ma ho avuto le cose giuste al momento giusto: sono cresciuta con grandi personaggi, ho fatto splendidi incontri. (dall'intervista di Manin Giuseppina, ''[http://archiviostorico.corriere.it/1994/ottobre/13/mia_Medea_riscossa_per_teatro_co_0_941013717.shtml La mia Medea è la riscossa per il teatro delle donne]'', ''Corriere della sera'', p. 35, 13 ottobre 1994)
*Vorrei tanto essere la protagonista di una storia romana,
*Ho lavorato con molti grandi registi, da Pietro Germi fino a Claude Sautet. Mi posso ritenere abbastanza soddisfatta della mia carriera anche sul grande schermo: non ho mai fatto cose che non mi convincessero. In questo momento, però, è il palcoscenico il mio habitat naturale. Il sogno romano con Moretti comunque rimane: chissà che non raccolga questo appello. (dall'intervista di Emilia Costantini, ''[http://archiviostorico.corriere.it/1996/marzo/03/sogno_nel_cassetto_co_10_9603034305.shtml Ho un sogno nel cassetto]'', ''Corriere della sera'', p. 49, 3 marzo 1996)
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