Cesare Garboli: differenze tra le versioni

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==''Ricordi tristi e civili''==
*Il francese rimane francese ed essere umano. [...] [In [[Italia]]] l'identità nazionale è sempre sentita in termini di orgoglio rivendicativo e rabbioso. [...] L’italianoL'italiano, se si sente italiano, diventa subito [[fascista]]. (p. 70, capitolo: ''Italianità. Conversazione con Simonetta Fiori'')
*Il [[potere]], in se stesso, comunque lo si pratichi, comunque lo si cerchi, è un male. È stato [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] il primo, limpido assertore che agire la storia, fare la storia e non subirla è comunque rendersi complice di un male, diventare corresponsabili di un orrore.
*{{NDR|Riferendosi al sesto canto del ''Purgatorio'' di [[Dante Alighieri]]}} Noi siamo stati il giardino dell'Impero, come diceva Dante. Siamo simili a un Efebo dentro al quale tutti gli altri stati hanno desiderato stare, ammirati della sua bellezza. Quando abbiamo smesso di essere un bel ragazzo che l'ha preso nel sedere, abbiamo fatto la faccia feroce, per poi sbagliare tutto... [...] La vocazione del nostro paese è una vocazione servile, nel bene e nel male. (da ''Ricordi tristi e civili'', Einaudi, 2001²)