Pablo d'Ors: differenze tra le versioni

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==''Il debutto''==
*Il verbo “dichiarare”"dichiarare" è identico per la [[guerra]] e per l’l'[[amore]]: entrambi cominciano con una dichiarazione. Dopotutto, forse non sono neanche così diversi. Sono entrambe forme per riempire quell’eternitàquell'eternità che è il tempo. Per combattere la sensazione del tempo.
*Il vantaggio della casa su qualunque altro posto è che questa è lo spazio in cui non si ha la sensazione di spazio. La cosa bella della casa è che lì è tutto talmente normale che non si sente niente.
*L’L'[[uomo]] è in grado di cogliere lo straordinario soltanto nel contesto del quotidiano. Quando tutto è come è sempre stato, la minima cosa appare straordinaria. La saggezza consiste nel “routinizzare”"routinizzare" l’esistenzal'esistenza, poiché è così, sottomettendo tutto alla monotonia, che l’eccezionel'eccezione racchiusa nella più grande banalità si trasforma in insolito privilegio. La routine è la condizione dello stupore.
*Questo è il miglior regalo per uno [[scrittore]]: non solo essere letto, ma essere sottolineato, che il lettore diventi scrittore con le sue note a margine. Questa è la felicità. Lo scrittore non sa mai se questo accade o no, ma vive, si affanna per la possibilità di questa felicità.
*Solo gli [[stupidità|stupidi]] prendono sonno come i bambini. Gli uomini consapevoli non possono chiudere gli occhi e dimenticarsi degli altri, dimenticarsi che là fuori, fuori dalle lenzuola e dal letto, c’èc'è un mondo che grida, che piange, che fa l’amorel'amore e la guerra, che si dichiara guerra e amore, e che ripete questa storia piccola e insignificante senza mai dare l’impressionel'impressione di stancarsi.
*Tutti gli scrittori sono viziosi mondani vogliosi di vivere fuori dal mondo.
*Il guaio di essere uno scrittore è che la scrittura è più importante della vita.
*La [[malinconia]] non è un momento, è un atteggiamento, uno stato: lo stato di grazia di cui necessita la scrittura.
*Il vantaggio dei giorni ordinari è che sono materni. I giorni di festa, invece, quando non c’èc'è da andare al lavoro, nessuno sa bene cosa fare, e allora il tempo è ancora più tempo.
*Gli [[intellettuale|intellettuali]], i veri intellettuali, hanno sempre troppe obiezioni per darsi a una cosa, a un’ideaun'idea, una persona o un libro che sia.
 
==Bibliografia==