Claudio Sabelli Fioretti: differenze tra le versioni

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*Anche i più strenui difensori della libertà di cambiare idea non possono non notare che di questo diritto si fa un certo abuso, a volte. Soprattutto quando cambiano le maggioranze politiche o le egemonie culturali e scoppiano le transumanze. (da ''Sette'', 29 novembre 2001)
 
{{intestazione|''[http://27esimaora.corriere.it/articolo/le-donne-al-potere-sono-uomini/ Le donne al potere? Sono uomini]'', ''La ventisettesima ora'', ''Corriere della sera'', 21 aprile 2012}}
*In Italia vige ufficialmente il politicamente corretto. Quando qualcuno ti chiede la tua opinione su donne, su extracomunitari, su neri, su omosessuali, su handicappati, su ebrei è meglio rifiutarsi o al massimo rispondere facendo riferimento al pensiero unico buonista. Non costa nulla, nessuno ti rimprovera di nulla e tu non rischi nulla. Ma io non ce la faccio. Ho sempre pensato che le parole sono importanti ma non quanto i fatti. Perciò non penso che il problema si risolva chiamando "neri" i negri o "diversamente abili" gli handicappati. E non raccontando barzellette sugli ebrei (cosa che gli ebrei fanno in continuazione ed egregiamente).
*Io faccio parte di quella generazione che sosteneva che se le donne avessero potuto andare al potere avrebbero mostrato agli uomini che si poteva governare con maggior senso di giustizia e di umanità. Eravamo fortemente convinti che le donne avrebbero spiazzato gli uomini promuovendo un mondo migliore. E quindi non posso che dichiararmi deluso.
*Sopra al tetto di cristallo ci arrivano solo quelle che vengono selezionate dagli uomini, in base alla loro somiglianza agli uomini, all'appartenza al loro mondo, alla condivisione dei loro valori. [...] È triste ammetterlo: le donne che comandano sono uomini.
 
==''Dimmi Dammi Fammi''==