Modi di dire piemontesi: differenze tra le versioni

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ortografia
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::Dicesi di persona non benestante che sposa una persona ricca.
 
*'''Esse come coicoj d'd Orbassan, ch'a diodijo sempre: «AdèssAdess andoma», e mai a và-nvan''' <ref>Questo modo di dire e la relativa variante si riferiscono a quegli [[ospitalità|ospiti]] che indugiano troppo nel togliere, come si suol dire, il disturbo, pur proclamando di tanto in tanto di volerlo fare. I comuni di Orbassano e Volvera ci stanno solo per la rima: qualunque località il cui nome termini in –''ano'' o, rispettivamente, in –''era'', può andare bene.</ref>
: ''Essere come quelli di Orbassano, che dicono sempre «Adesso andiamo», e non vanno mai. ''
:Variante: Esse come coicoj 'd ladla Volvera, ch'a diodijo sempre: «AdèssAdess andoma», e a dàndan mai la ''buonasera''.
::Essere come quelli di Volvera, che dicono sempre: «Adesso andiamo»e non danno mai la buonasera.
 
*'''Esse pi long che 'na giornagiornà sensa pan.'''<ref>''It ses pì long che 'na giornagiornà sensa pan'' (= sei più lungo di una giornata senza pane), avrebbe detto [[Pietro Micca]], secondo la leggenda, al suo aiutante che impiegava troppo tempo ad innescare la miccia, sostituendosi a lui. L'attribuzione è tuttavia priva di qualsiasi fondamento storico.</ref>
:''Essere più lungo di una giornata senza [[pane]].''
 
*'''Fé balé i dent ant ënun cosòtcossòt.'''
:''Far ballare i [[dente|denti]] in una zucchina.''
::Essere in miseria
 
*'''FéjeFeje la barba a n'euv'''.
:''Far la barba ad un uovo.''
::Sostenere come novità cose ormai note.
 
*'''Perché se 'l' Monvis o l'ha 'l capel ò ch'o fa brut ò ch'o fa bel.'''
:''Perché se il Monviso ha il cappello {{NDR|nuvole}}, o farà brutto o farà bello''<ref>Dialetto della Granda. Si dice a chi ha affermato un'ovvietà facendo un ragionamento che porta a conclusioni già scontate in partenza.</ref>