Nina Nikolaevna Berberova: differenze tra le versioni

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*«Povero cavaliere che non levava mai l'elmo davanti alla sua dama<ref>Verso di Aleksandr Puškin.</ref>», monaco amoroso nell'ombra di una chiesa, [[Aleksandr Aleksandrovič Blok|Blok]] è ora molto più vicino ai romantici inglesi e tedeschi, ai racconti russi, che alla poesia moderna d'Occidente. La forma è originale, il verso melodioso e flessibile si adatta perfettamente alla sensibilità sfumata del poeta. [...] Nei suoi ricordi su Blok, la Gippius dice che c'era in lui qualcosa di indifeso. (pp. 50-79)
*{{NDR|A proposito di Aleksandr Blok}} Mai poeta ha raggiunto una tale profondità di pensiero, una tale perfezione formale, un tale accento di sincerità. La sua natura nobile e retta, il suo genio fecondo, la sua mente avida di verità hanno creato dei capolavori. Orrore della vita e amore della vita, disgusto per gli esseri umani e attenzione verso di essi. Vanità dell'arte e necessità dell'arte: in lui tutto si mescola, si lacera, e i suoi tormenti sono profondi. C'è un veleno nella magia di questi versi. [...] Il poeta fa un primo passo verso la chiarezza, scopre la vita reale e affonda in un pessimismo totale. (p. 130)
*A Pietroburgo c'è [[Sergej Aleksandrovič Esenin|Esenin]], sentimentale come un pensionato e con idee ingarbugliate, ma certo un talento incontestabile. (p.153)
 
==Note==