Aleksandr Aleksandrovič Blok: differenze tra le versioni

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*Avrei tanto amato vivere, se avessi saputo come. (pp. 122-123)
*Mi ha anche domandato se mi piacerebbe rivivere gli istanti in cui l'arte mi ha dischiuso l'infinito. No, gli ho risposto, anche se fosse possibile, non potrei desiderarlo. Ciò che è ai confini dell'arte non può essere amato. Gli ho detto che ho conosciuto cose più grandi dell'arte, e cioè non l'infinito, ma una Fine, non i mondi, ma l'Universo. E questo io l'ho perduto probabilmente per sempre; ho rinnegato, ho tradito, sono caduto molto in basso. Ora non sono altro che un artista e vivo non per ciò che dona alla vita la sua pienezza, ma per ciò che la rende nera, odiosa, ripugnante. (p. 126)
*Ben presto non faranno più finta di amare l'arte. La religione e l'arte moriranno. Andiamo verso l'ecatombe. Siamo disprezzati, tutti, e in modo irrimediabile. La persecuzione più terribile è l'indifferenza. (p. 140)
*Una guerra non è mai grande. È un'enorme frabbrica in marcia; ecco il suo senso profondo. (p. 140)
 
==Citazioni su Aleksandr Blok==