Paolo Rossi (attore): differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su [[Rino Gaetano]]}} Era sicuramente un anticonformista. È questo quello che ammiro, è questo il motivo per cui i giovani tuttora lo amano e tuttora le sue canzoni abbiano un senso e sia bello cantarle insieme, tra le altre cose. Non tutte le canzoni sono fatte per essere cantate insieme al bar, in osteria, in trattoria, in un pic-nic, in una gita, in pullman... Quelle di Gaetano sì.<ref>Dal programma televisivo ''Vite Straordinarie'', ''Rete 4'', 1 maggio 2010. (''[http://www.youtube.com/watch?v=PA4MplctgfI Link Youtube Parte 1]'')</ref>
*I DS rossi sono solo un sogno.<ref>Dallo spettacolo ''Storie di un delirio organizzato''.</ref>
*{{NDR|Sulla canzone ''In Italia si sta male (si sta bene anzichèanziché no)''}} In molti mi hanno chiesto se la canzone poteva essere ancora attuale. Probabilmente, e vedi la forza del non-sense, era stata fatta in un periodo particolare, insomma erano anni duri, bui anche, eppure adesso acquista un altro senso, pur con le stesse parole.<ref>Dal programma televisivo ''Rino vive! – Ma il cielo è sempre più blu'' di Antonio Carella, ''La storia siamo noi'', ''Rai Tre'', 19 novembre 2007. (''[http://www.youtube.com/watch?v=9wemH4qg6rQ Link Youtube Parte 1]'')</ref>
*Io non so, però... vedete… io forse col tempo sto diventando più democratico, però ritengo che se qualcuno, soprattutto qualcuno che ci rappresenta, qualcuno che ha voce in capitolo, dice che la guerra è giusta… bene! Ci va lui! [...] Uno che dice "la guerra è giusta", bene, ti arruoli! Subito!<ref>Dallo spettacolo ''Il signor Rossi e la costituzione''.</ref>
*La cosa più importante che mi è capitata nella mia carriera di attore è stata quella di avere avuto la fortuna di incontrare grandi maestri. Parlo di Dario Fo, Giorgio Gaber, Carlo Cecchi, Enzo Jannacci e altri che mi hanno aiutato e guidato agli inizi. In questo mestiere gli incontri sono fondamentali. Avendo avuto io questa fortuna, ritengo che sia mio dovere, nei limiti del possibile, incontrare giovani attori, ascoltarli, cercare di scoprire se nelle cose che fanno ci sono i segni di qualcosa di utile, uno spunto per una crescita futura. Quando [[Giulio Cavalli]] mi ha inviato la prima bozza del suo Kabum! ho subito accettato di incontrarlo, e poi di occuparmi della supervisione artistica del suo spettacolo. Questo per diversi motivi. Intanto perché questo spettacolo è stato concepito con una tecnica – quella del gramelot – che mi ha riportato al tempo della mia collaborazione con Dario Fo, che di questa tecnica è l'indiscusso maestro. Poi perché Kabum! è un testo incentrato sulla memoria, come tanta parte del mio lavoro. Lavorare sulla memoria è uno dei compiti del teatro. Ricordare è un modo di cercare di immaginare il futuro, recuperare il passato anche per vedere il mondo con occhi diversi, lontano dall'omologazione di tanta TV di oggi. Perché oggi c'è l'Italia della televisione e c'è un'altra Italia, che non si arrende al rincoglionimento generale, come anche questo spettacolo di Giulio Cavalli dimostra. Per me dare una mano ai giovani significa anche fare il possibile per impedire che il teatro italiano perda un'intera generazione. Perché non c'è solo la censura dichiarata, esplicita. C'è anche la censura che deriva dai tagli governativi dei contributi alla cultura, che rischiano di azzerare le possibilità di crescita e di sperimentazione di una nuova generazione di attori e di autori.<ref>Citato in ''[http://www.teatronline.com/index.php?option=com_content&task=view&id=24&Itemid=31/ Kabum... Come un paio di possibilità]'', ''Bottega dei Maestri Teatrali'', 15 gennaio 2007.</ref>
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== Citazioni tratte da canzoni ==
* ''In Italia ci sta il mare | per nuotare e per pescare, | con le spiagge tutte bianche, | gli ombrelloni stesi al sole.'' (da ''In Italia si sta male (si sta bene anzichèanziché no)''<ref name=rino>Testo di [[Rino Gaetano]].</ref>, 2007)
* ''Ma guarda un po' | che fortuna stare qua | in mezzo a tanta civiltà.'' (da ''In Italia si sta male (si sta bene anzichèanziché no)''<ref name=rino/>, 2007)
* ''In Italia si sta bene, | in Italia si sta male, | si sta bene, si sta male, | in Italia si sta male, | si sta bene, si sta peggio, | qua si sta come si sta.'' (da ''In Italia si sta male (si sta bene anzichèanziché no)''<ref name=rino/>, 2007)
* ''In Italia c'è l'amore, | da quando nasce a quando muore, | se sei brutto o se sei bello, | se sei quasi sempre quello, | se sei ricco oppure no.'' (da ''In Italia si sta male (si sta bene anzichèanziché no)''<ref name=rino/>, 2007)
 
==''Si fa presto a dire pirla''==