Marcello Mastroianni: differenze tra le versioni

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Mi ricordo la voce di Rabagliati che esce da un grosso giradischi e canta: «E tic e tac – cos'è che batte – è l'orologio del cuor.»
===Citazioni===
*Il [[teatro]] è un tempio, un tempio dove non entra mai il sole. Si lavora sempre con poca luce, nel silenzio più assoluto; il testo va rispettato nelle sue virgole, va approfondito, perché tutto è nella parola. (p. 50)
*La [[Napoli|città]] meno americanizzata d'[[Italia]], anzi d'[[Europa]]. Eppure le truppe americane l'hanno avuta per tanto tempo. Ma una volta ripartiti questi soldati (a parte qualche moretto lasciato lì), tutto quanto era americano è stato cancellato.<br />La forza dei napoletani sta in questo: nel loro carattere, nella loro tradizione, nelle loro radici. (p. 138)
*Il [[Federico Fellini|suo]] amore per gli attori, per i suoi attori, lo esprimeva anche in certi dettagli che non mi è capitato di ritrovare in altri registi, forse anche perché le sue storie erano diverse. (p. 141)