Gaetano Scirea: differenze tra le versioni

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*Era uno dei giocatori più forti del mondo, ma era troppo umile per dirlo o anche solo per pensarlo. Il suo essere silenzioso e riservato forse gli toglieva qualcosa in termini di visibilità, ma certamente gli faceva guadagnare la stima, il rispetto e l'amicizia di tutti, juventini e non. Questo non significa che fosse un debole o che non avesse niente da dire: al contrario, era dotato di una grande forza interiore e sapeva parlare anche con i suoi silenzi. Io e lui avevamo caratteri completamente opposti, ma stavamo bene insieme. Una volta venne a trovarmi al mare e giocammo insieme a nascondino. Una cosa strana per dei professionisti di serie A, invece faceva parte del nostro modo di stare insieme e di divertirci in maniera semplice. Nel calcio d'oggi credo che si sarebbe trovato un po' spaesato, ma solo a livello personale. Calcisticamente era uno molto competente e avrebbe saputo rendersi anche autorevole. Diciamo che personaggi con il suo carattere, al giorno d'oggi, nel mondo del calcio non ce ne sono più. ([[Marco Tardelli]])
*Il mio fuoriclasse era Scirea. Parlava poco, eppure aveva carisma. Era un piacere stare con lui e in qualsiasi occasione, non soltanto sul campo, ti faceva fare bella figura. Il giorno in cui ho preso Scirea, per la prima e unica volta, Achille Bortolotti mi ha detto: «Gaetano te lo porto io a Torino. Perché questo ragazzo è diverso da tutti gli altri». Quando Gai ha smesso di giocare io volevo che diventasse un punto fermo della Juventus. Prima come osservatore, poi come allenatore, ma lo vedevo benissimo anche come uomo di pubbliche relazioni. Aveva qualità fuori dal comune e la sua splendida carriera ne era la conferma. Li riconosci subito i giocatori che hanno qualcosa in più: li vedi da come si muovono in campo e da come leggono il gioco un secondo prima degli altri; se poi sono dotati di spessore umano e pulizia morale hai davanti agli occhi un fuoriclasse anche nella vita. E Scirea lo era. Io gli volevo bene. ([[Giampiero Boniperti]])
* [...] Nessuno è stato grande come Gaetano, perché gli altri, compresi i sommi [[Franz Beckenbauer|Beckenbauer]] e [[Franco Baresi|Baresi]], erano difensori che avanzavano, lui era difensore in difesa, centrocampista vero a centrocampo, attaccante vero in attacco. ([[Luigi Garlando]])
*Purtroppo non ho potuto conoscere Scirea come persona, ma solo come tifoso. L'ho visto sollevare la Coppa del Mondo e anche per questo era un mio mito. In questi anni ho cercato spesso di imitarlo e sono onorato che qualcuno mi paragoni a lui. ([[Alessandro Del Piero]])
*Se mai c'è stato uno per cui bisognava ritirare la maglia, era Gaetano Scirea, grandissimo calciatore e grandissima persona. ([[Enzo Bearzot]])