Realtà: differenze tra le versioni

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Lev Tolstoj, -1 (sul pensiero), sposto Jung in primitivo
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*Non ridurre la realtà a una cosa statica, per poi inventare metodi che ti consentano di arrivare a essa. ([[Bruce Lee]])
*Perché una realtà non ci fu data e non c'è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile. ([[Luigi Pirandello]])
*Possedere col [[pensiero]] è più che possedere in realtà, perché il pensiero è impudico, è ignudo, senza rossore; il pensiero sa prendere il capo della [[donna]] che vuole e cercarne la [[bocca]] per suggere ad una fonte sconosciuta; e sa trovare lo stimolo ad osare l'impudenza più sfrontata, perché l'impudenza è [[istinto]], il [[pudore]] è [[ipocrisia]] appresa... ([[Carlo Maria Franzero]])
*''Quante volte la realtà in cui vivete | mi ha ridestato e richiamato a sé! | Io stavo in lei deluso ed atterrito | e di nuovo mi sono dileguato''. ([[Hermann Hesse]])
*Si dice comunemente che la vera realtà è ciò che esiste, oppure che solo ciò che esiste è reale. Ma è tutto il contrario: la vera realtà, ciò che noi conosciamo realmente, è ciò che non è mai esistito. ([[Lev Tolstoj]])
*Vivere all'interno di una realtà è una cosa. Accettarla, trovare che questa realtà è buona, è un altro discorso. ([[Ignácio de Loyola Brandão]])
*Quindi l'uomo primitivo vive effettivamente in due mondi. La realtà fisica è anche realtà spirituale. Il mondo fisico è innegabile e il mondo degli spiriti ha per lui un'esistenza altrettanto reale, non soltanto perché lo crede, ma per la sua ingenua consapevolezza delle cose spirituali. ([[Carl Gustav Jung]])
 
==Voci correlate==