==Citazioni di Laozi==
===Attribuite===
:*Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l' [[acqua ]]. <br />Niente ostacoli – essa scorre. <br />Trova una diga, allora si ferma. <br />La diga si spezza, scorre di nuovo. <br />In un recipiente quadrato, è quadrata. <br />In uno tondo, è rotonda. <br />Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. <br />Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. <br />E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.<ref name=Lebrun>Citato in [[Victor Lebrun]], ''Devoto a Tolstoj'', traduzione di Dino Naldini, Lerici Editori, Milano, 1963, p. 104 . Citato anche in [[Pietro Citati]], ''Tolstoj'', Longanesi, Milano, 1983, p. 279: «Ecco come bisogna essere – come l'acqua. Niente ostacoli – l'acqua scorre: uno sbarramento, l'acqua si arresta. Lo sbarramento si rompe – l'acqua scorre: un recipiente quadrato – è quadrata; rotondo – essa è rotonda. Ed è per questo che essa è più importante di tutto e più forte di tutto».</ref> ▼
===Senza fonte===
*L'uno ha generato il due; il due ha generato il tre; il tre ha generato tutte le creature.<br />Tutte le creature portano lo yin sulle spalle e lo yang tra le braccia; il soffio vuoto ne fa una miscela armoniosa. (42, Mancuso)
*Un viaggio di mille miglia comincia da sotto i piedi. (64, Mancuso)
*Ecco come bisogna essere – come l'[[acqua]]. Niente ostacoli – l'acqua scorre: uno sbarramento, l'acqua si arresta. Lo sbarramento si rompe – l'acqua scorre: un recipiente quadrato – è quadrata; rotondo – essa è rotonda. Ed è per questo che essa è più importante di tutto e più forte di tutto.<ref name=Citati>Citato in [[Pietro Citati]], ''Tolstoj'', Longanesi, Milano, 1983, p. 279.</ref>
▲:Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l'acqua. Niente ostacoli – essa scorre. Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è rotonda. Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.<ref name=Lebrun>Citato in [[Victor Lebrun]], ''Devoto a Tolstoj'', traduzione di Dino Naldini, Lerici Editori, Milano, 1963, p. 104.</ref>
*Quando l'uomo nasce, è flessibile e debole: quando è rigido e forte, muore. Quando gli alberi nascono, sono flessibili e teneri. Quando sono secchi e duri, muoiono. La rigidità e la forza sono compagne della morte. La morbidezza e la debolezza sono compagne della vita.<ref name=Citati/>
===[[Explicit]]===
|