Arrigo Cajumi: differenze tra le versioni

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* «Se vuoi una bella donna piglia un'altra. Ma se vuoi una donna da letto, piglia me». Incantevole parlare, e troppo raro. (p. 89)
* Il procedimento di cui [[Luciano di Samosata|Luciano]] si vale nel capitolo sui «Sacrifici» e lo stesso che serve a [[Voltaire]] per canzonare la Bibbia: il ricorso al buon senso, contro l'assurdità della favole religiose. (p. 138)
* La follia degli uomini può molto, ma una economia che si reggesse, garantendo a tutti la prospettiva di avere più del pane quotidiano, sarebbe forse l'elemento stabilizzante, e determinante. (p. 155)
* Qualche pennivendolo infatuato torna a sputacchiare quelle anime che traquille hanno la colpa di pensare d'essere venute al mondo, non per servire a esperienze altrui, ma per passare nel modo meno ingrato la loro esistenza, facendo perno sul proprio io. A dar retta a certa gente, tutti dovrebbero ridursi al livello dei conigli da laboratorio, ai quali peraltro non si chiede di manifestare la loro soddisfazione e il loro entusiasmo per ciò che li attende.<br/> Ora la fonte di tali pensamenti è religiosa, clericale. […] Il credente – sia cristiano, che ebreo, o musulmano… – e sempre chiamato a servire anima e corpo un feticcio, e la congrega che utilizza quest'ultimo. Per cui, la cattura, l'abdicazione, l'abiezione dell'individuo sono – per chi bada ai fatti e non alle facezie – integrali. (p. 161)
* ''Ce vice impuni, la lecture''. Com'è sempre il mio! Bibliofili non si nasce, si diventa. È un un vizio che viene con l'età, con i primi quattrini, con la sensazione che si sta per discendere la curva, ed è opportuno non trascurare neanche i più piccoli e semplici piaceri. (p. 161)
* Mi ha fatto molto piacere leggere nell'autobiografia di [[Trockij]] che un uomo così ardentemente e pertinacemente occupato a rivoluzionare il mondo, aveva la nostalgia dei suoi libri: con gente con tali sentimenti non c'è mai da disperare… Mentre la peggiore diffidenza deve colpire coloro che si fanno una biblioteca per esigenza di parata, sono privi dell'intimo bisogno della meditazione, della lettura, della contemplazione di un libro. (p. 164)
 
==Processo a un liberale (libelli)==