Maksim Gor'kij: differenze tra le versioni

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Citazioni su Maksim Gor'kij
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===Citazioni===
*Sopravvenne l'autunno, dolce e malinconico, ma i cittadini non si accorgevano della sua venuta. Invadevano le strade e le piazze con inusitato ardire e con crescente [[energia]], ed Evsei credeva sempre più nella loro [[vittoria]] e alla realizzazione vicina di una vita tranquilla e felice. Poi sopravvennero le giornate memorabili, truci e meravigliose al tempo stesso. Tutti smisero di lavorare, d'un tratto, come se una stretta potentissima avesse soffocata la [[vita]] abituale che per tanto [[tempo]] aveva oppresso le genti; tutto rimase sospeso. Gli operai rifiutarono il [[pane]], la [[luce]] e l'acqua alla loro sovrana, la città, e per parecchie [[notte|notti]] essa rimase nelle tenebre e conobbe i tormenti della sete e della [[fame]]. Durante quelle cupe giornate il [[popolo]] percorreva le vie, con una gioia infantile negli [[occhio|occhi]] e vivaci canzoni sulle labbra. Per la prima volta gli era dato di valutare la propria [[forza]], la cui potenza la meravigliava. Capiva il [[potere]] che aveva sulla [[vita]] sociale ed esultava nel vedere le case mute, le macchine immobili e morte, la polizia disorientata, e umiliata la borghesia sinora così stizzosa. Quelle giornate avevano strappato alle deboli mani di essa la sua terribile potenza, ma le avevano lasciato l'[[astuzia]] e la [[crudeltà]]. (cap. XII)
 
==''Racconto di un amore non corrisposto''==
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==[[Incipit]] di ''Incendio''==
Mi trovo su collinette calve, coperte di un'erba rara e corta; vedo intorno a me tumuli, di cui l'occhio si accorge appena, pesti dagli zoccoli del bestiame, battuti dal [[vento]]. Siedo vicino a una specie di cassa in mattoni, piccola come un balocco, coperta da un tetto di ferro, e che da lontano può sembrare una cappella, ma da vicino piuttosto un canile. Sotto il ferreo coperchio inchiavardato, la cassa custodisce catene, staffili, fruste, insieme a certi strumenti di tortura coi quali furono tormentati gli uomini sepolti sulle colline. Tutto ciò è stato lasciato in ricordo alla [[città]], come a dire: bada, non rivoltarti!<br>Ma gli abitanti della città hanno già dimenticato: chi erano gli uomini abbattuti qui? Gli uni dicono: i cosacchi di Stepan Ràsin, gli altri affermano: i morduini e i ciuvasci di Emilian Pugaciòf.<br>E soltanto il vecchio e sempre ubriaco mendicante Satinscikof afferma, come vantandosi:<br>«Noi ci siamo rivoltati con tutti e due...»
 
==Citazioni su Maksim Gor'kij==
*Maksim Gor'kij non era molto apprezzato da mio padre. Ricordo che [...] cercava di capirlo, ma non riusciva a trovarvi quella verità e quel fuoco sacro che cercava in lui. Un giorno, mi chiese la mia opinione su quello scrittore e gli risposi che non mi piaceva.<br />«Sì», fece lui, «nemmeno io ci trovo nulla.»<br />Ma allora Gor'kij era in voga, e quando venne a Jasnaja vi fu accolto amichevolmente.<br />Da parte sua Maksim Gor'kij era e rimane tuttora un fervente ammiratore di mio padre. Ciò che mi ha molto colpito è stato il dolore che provò alla morte di Tolstoj. Mi hanno detto che il suo dolore era immenso. ([[Lev L'vovič Tolstoj]])
 
==Note==