Eve Ensler: differenze tra le versioni

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il terapeuta non capisce. non è che io ci penso a questa cosa. c'è e basta. devi essere magra. è un marchio impresso sulla mia coscienza, come un ordine permanente, come una macchia di caffè mentale. magari tutto questo sistema salterà e dovranno programmarmi con qualcos'altro. per esempio?, chiede lo strizzacervelli. non lo so. il seccatore insiste. okay, okay. forse il nuovo marchio dirà: non deve fare così male. dev'essere PIÙ PROFONDO. dev'essere facile. non deve riguardare solo me. non deve richiedere tutto questo tempo. non deve farmi sentire tagliata fuori. NON DEVE FARMI VENIRE VOGLIA DI AMMAZZARMI. devo avere usato un tono aggressivo. per un bel po' nessuno parla. poi la cinese dice che forse non ci sono più marchi o ordini. forse lo scopriremo cammin facendo quindi è inutile fare pressioni. siamo qui e basta, okay?, a fare cose, insieme.
* Non ricordo nulla. Quando mi sono svegliata avevo una forte nausea e stranamente tutti erano chini su di me e ho capito che era successo qualcosa di terribile. Ho cominciato a vomitare carne, ossa e sangue. Il mio naso mi si rovesciava addosso, sfasciato martellato distrutto. Piangevo e non sapevo nemmeno come fare a piangere senza un naso. E mio padre mi ha preso la mano e ha detto: «Ora sarai una principessa» e io ho risposto: «Non voglio essere una principessa. Ero contenta di essere un pagliaccio. Il mio naso era pronunciato ma grazie a lui avevo un passato e un mistero. Faceva di me quello che ero. Ora non c'è più niente. Solo questo assurdo casino in mezzo alla mia faccia. Ero la Mesopotamia e adesso sono un centro commerciale».
* So che è difficile da credere ma non ho mai sognato di essere carina. Le ragazze carine mi facevano pena perché tutti le guardavano in continuazione. Non parlavano mai, non facevano niente. Stavano lì e basta, a fare... le carine. Come un pesce rosso in una boccia di vetro. Non fa che nuotare, e farsi guardare. Ogni tanto spilluzzica un po' di mangime per i pesci, ma poco, perché sappiamo tutti che magro è sinonimo di carino. È questo il problema nell'essere carine. [...] È il cibo che fa funzionare il cervello. Quindi le persone carine sono più lente. Non possono fare granché. Non hanno pensieri molto ambiziosi. Del resto, non ne hanno bisogno. Sono carine.
* ''Ho sedici anni. | Sto tremando. | Tremo sempre. | Tremo come | un corpo che sussulta | dopo che gli hanno sparato | Sono morta | dentro. | Lui tornerà. | Devo sbrigarmi a parlare | Odio i miei capelli. | Mi hanno venduta due anni fa. | Non posso uscire. | Sono carne. | Sono un animale. | Ho sedici anni. | Appartengo a loro. | Loro sanno cosa vogliono. | Sono alta.''
*''Voglio ancora bene alla mia [[famiglia]]. | I poliziotti | Mi hanno legato a un letto | per sette ore | mi hanno messo le manette | mi hanno spogliato | e sei di loro... | Sono un secchio dell'immondizia. | Sono un contenitore. | Ho vomitato | Non c'è tempo | ''5 minuti'' | Non so perché sono nata. | Non provo piacere | Sono volgare | Solo carne | Se qualcuno potesse vedere il mio cuore | Si accorgerebbe che non c'è''