Mircea Eliade: differenze tra le versioni

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Storia delle credenze... Vol. II
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*Ogni [[eresia]] è l'esagerazione mostruosa di un aspetto della verità. (da ''Il mito della reintegrazione'', p. 20)
 
==''Storia delle credenze e delle idee religiose. Vol. II''==
*In sostanza, il [[Sāṃkhya]] prosegue le [[Upaniṣad|Upanishad]] nell'insistere sul ruolo decisivo della conoscenza per il conseguimento della liberazione. L'originalità dei primi maestri Sāṃkhya consiste nella loro convinzione che la 'vera' scienza presuppone un'analisi rigorosa delle strutture e dei dinamismi della Natura, della vita e dell'attività psico-mentale, affiancata da un continuo sforzo di cogliere il modalità ''sui generis'' dello spirito (''puruṣa''). (p. 57)
*Lo [[Yoga]] classico inizia là dove finisce il Sāṃkhya. [[Patañjali]] infatti non crede che la conoscenza metafisica possa, da sola, condurre l'uomo alla liberazione: la [[conoscenza]] si limita a preparare il terreno in vista della conquista della libertà, ma quest'ultima si ottiene mediante una tecnica ascetica e un metodo di [[meditazione]]. (p. 65)
*A differenza del Sāṃkhya, lo Yoga afferma l'esistenza di un [[Dio]], Iśvara (lett. 'Signore'), che, pur non essendo un Dio creatore, può tuttavia accelerare, presso alcuni uomini, il processo di liberazione. Il Signore di cui parla Patañjali è piuttosto un Dio degli yogi, poiché può venire in aiuto soltanto a un uomo che abbia già scelto lo yoga. Può per esempio far sì che lo yogi che lo prende a oggetto della propria concentrazione ottenga il ''samādhi''. (p. 70)
 
==Bibliografia==
*Mircea Eliade, ''Storia delle credenze e delle idee religiose. Vol. II'', traduzione di Maria Anna Massimello e Giulio Schiavoni, BUR, 2008.
 
==Altri progetti==
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[[Categoria:Antropologi|Eliade, Mircea]]