Cecelia Ahern: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Automa: Sostituzioni normali automatiche di errori "tipografici".
m Automa: Correzione automatica punteggiatura e spazi.
Riga 22:
==Scivimi Ancora==
*Tu meriti molto di più. Ti meriti qualcuno che ti ami con tutto il cuore, qualcuno che pensi a te costantemente, qualcuno che passi ogni minuto di ogni giorno a domandarsi che cosa stai facendo, dove sei, con chi sei, se stai bene. Hai bisogno di qualcuno che ti possa aiutare a realizzare i tuoi sogni e che sia in grado di proteggerti dalle tue paure. Hai bisogno di qualcuno che ti tratti con rispetto, che ami tutto di te, soprattutto i tuoi difetti. Dovresti avere accanto qualcuno che ti possa rendere felice, davvero felice, spensieratamente felice. Non avrei dovuto sprecare tutti questi anni senza di te.
*Le fiabe sono veramente dannose per i bambini. Ogni volta che ho dei guai mi aspetto che un uomo dalla lunga chioma e dalle espressioni forbite arrivi al piccolo trotto a salvarmi. Poi mi rendo conto che non voglio un uomo che arrivi al piccolo trotto perchè sono proprio gli uomini che mi mettono nei guai.
*Tu passi anni e anni ad aspettarlo finchè alla fine ci rinunci e vai avanti con la tua vita. Alla fine decidi di sposare Greg e qualche settimana dopo Alex rompe con Sally. Sai cosa ti dico? Voi due mancate totalmente di tempismo. Quando imparerete a regolare i vostri passi in modo da riuscire a incontrarvi?
*La vita è strana non ti pare? Proprio quando credi di aver calcolato tutto, quando finalmente cominci a fare progetti, ti senti elettrizzato e credi di sapere quale strada prendere, proprio allora quella strada devia, i punti di riferimento cambiano, il vento si mette a soffiare in un'altra direzione, il nord diventa improvvisamente sud, l'est diventa ovest, e ti senti perduto. E' talmente facile smarrire il cammino, perdere l'orientamento.
Riga 31:
"Lasciami in pace. Sto ascoltando la signora O'Sullivan. Se ci becca ancora a passarci bigliettini, siamo fritti." Rosie. 
*Dopotutto, le anime gemelle prima o poi si ritrovano.
*Guardò l'uomo che le stava davanti, alto all'incirca un metro e ottanta, i capelli scuri leggermente ingrigiti alle tempie. Aveva la pelle spenta, e rughe attorno agli occhi e alla bocca. Gli occhi apparivano stanchi, come del resto accadrebbe a chiunque avesse guidato per quattro ore per arrivare fin nel Connemara dopo un volo di cinque ore. Eppure quegli occhi scintillavano e lentamente cominciarono a inumidirsi. Anche Rosie sentì gli occhi velarsi di lacrime. La stretta sul suo braccio si fece più forte. Era lui. Finalmente era lui. L'uomo che aveva scritto l'utlima lettera che lei aveva letto quella mattina, nella quale la scongiurava di dargli una risposta. Dopo averla ricevuta, Rosie non ci aveva messo molto a rispondere. Ora, mentre il magico silenzio li avvolgeva una volta ancora, dopo cinquant'anni, tutto quello che riuscirono a fare era guardarsi. E sorridere. 
*Mia Cara Rosie, senza che tu nemmeno lo sapessi, avevo già fatto un tentativo anni e anni fa. Tu non hai mai ricevuto quella lettera e ne sono felice perchè i miei sentimenti da allora sono enormemente cambiati. Si sono andati rafforzando ogni giorno. Arrivo al punto perchè se non mi decido a dirtelo ora, ho paura che non te lo dirò mai più. E io ho bisogno di dirlo. Oggi ti amo più che mai; domani ti amerò anche di più. Ho bisogno di te più che mai; ti voglio più che mai. Sono un uomo di cinquant'anni che viene a te, come un adolescente innamorato, per chiederti di darmi un'occasione e di ricambiare il mio amore. Rosie Dunne, ti amo con tutto il cuore. Ti ho sempre amata, anche quando avevo sette anni e ho mentito sul fatto di essermi addormentato la vigilia di Natale; quando avevo dieci anni e non ti ho invitata alla festa del mio compleanno; quando avevo diciotto anni e ho dovuto trasferirmi in America; persino il giorno dei miei matrimoni, il giorno del tuo matrimonio, ai battesimi, ai compleanni e quando litigavamo. Ti ho amata in ogni momento. Fa' di me l'uomo più felice del mondo e dimmi di sì. Ti prego rispondimi.
Con amore, Alex
*Perchè permettiamo che le nostre vite siano dominate dagli eventi dalle persone e da qualunque altro fattore tranne che dai noi nostri sogni?
Riga 46:
*Ogni lacrima è un grido d'aiuto.
*L'amore è così… nessuno ne è indenne. È selvaggio, infiammato come una ferita aperta esposta all'acqua salata del mare, però quando si spezza il cuore non fa rumore.
*Ti crei delle regole, innalzi muri, allontani le persone, menti a te stessa e ignori i veri sentimenti. Questo non significa semplificare le cose.
*Temeva che sarebbe arrivato il giorno in cui quell'uomo dagli occhi dolci si sarebbe reso conto che lei non aveva nulla da offrirgli. Che lei l'aveva prosciugato e non aveva nulla da dare in cambio.
*Lo sai, più si cerca di semplificare le cose più si complicano. Ti crei delle regole, innalzi muri, allontani le persone, menti a te stessa e ignori i veri sentimenti. Questo non significa semplificare le cose.
*Un urlo che nessuno all'infuori di te può sentire. Un boato così forte che le orecchie rintronano e la testa fa male. Si dimena nel petto come un grande squalo bianco intrappolato nel mare; ruggisce come la mamma orsa a cui è stato rapito il cucciolo.
*Amici immaginari, amici invisibili, chiamateci come vi pare. Forse credete a noi o forse no. Non è questo l'importante. Come molte persone che fanno davvero grandi cose non esistiamo perchè si parli di noi o per essere elogiati; esistiamo solo per rispondere alle necessità di chi ha bisogno di noi. Forse non esistiamo affatto, siamo solo parto della fantasia di alcune persone ed è pura coincidenza che dei bambini di due anni, che quasi non sanno parlare, decidano di farsi degli amici che gli adulti non riescono a vedere. Forse tutti quei dottori e psicoterapeuti hanno ragione a dire che stanno soltanto sviluppando la loro immaginazione. Datemi retta: è possibile che ci sia un'altra spiegazione che non avete preso in considerazione per tutta la mia storia? E' la possibilità che noi esistiamo davvero. Che siamo qui per aiutare e assistere coloro che hanno bisogno di noi, che sono capaci di credere e pertanto riescono a vederci.
*Cosa vuol dire tutto qui? Cosa puoi avere di più grande della vita? Che c'è di più desiderabile della vita? E' questo il dono. La vita è tutto, e non la si vive appieno finchè non si crede.
*Ti ritrovi a urlare dentro e nessuno ti sente.
Riga 62:
*Forse fu per questo che accadde proprio a me. Forse fu perché avevo passato così tanti anni a ribaltare la mia vita e a cercare qualsiasi cosa. Dimenticai di cercare me stessa; ad un certo punto dimenticai di domandarmi chi fossi e dove fossi.
*A volte, se non prestiamo abbastanza attenzione, capita che non riusciamo più a vedere noi stessi.
*Ho imparato una cosa che vale la pena di dire; c'è un'enorme differenza nella mia vita rispetto al passato, un indizio fondamentale. Per la prima volta voglio tornare a casa. Un tempismo davvero pessimo nel capirlo.
*Non volevo mai niente di nuovo; dall'età di dieci anni ero convinta che non si potesse rimpiazzare quel che era andato perso.
*Purtroppo cercando le risposte a tutte le difficili domande della mia vita, finivo per perdere di vista le più ovvie, quelle che avevo proprio davanti agli occhi.
Riga 88:
*Vado giù, precipito, fluttuo e di nuovo precipito, aspettando di atterrare nella terra promessa.
*Mi rendo conto di quanto la felicità e la tristezza siano vicine. Così strettamente legate. Una linea sottile, un confine segnato da una linea tremolante tirata nel mezzo delle emozioni che confonde i territori degli esatti opposti. Il movimento è minimo, come quello del debole filamento di una ragnatela che vacilla sotto il peso di una goccia di pioggia.
*Il Signore agisce in modi misteriosi che spesso non sappiamo spiegare, comprendere, tollerare o sopportare. Capisco che in questo momento lo stai mettendo in dubbio, capita a tutti, a volte.
*Ho tra le mani il telecomando della vita e sono pronta a iniziare a premere i pulsanti.
*Gli piaceva ricordare a se stesso che il proprio mondo non era andato completamente in pezzi. A volte abbiamo bisogno di tutta la colla che riusciamo a trovare per tenerci insieme.