Alexandre Koyré: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m typos vari; -superfluo |
||
Riga 1:
[[Immagine:Koyre.jpg|thumb|Alexandre Koyré]]
{{indicedx}}
'''Aleksandr Vladimirović Kojre''', francesizzato in '''Alexandre Koyré''' (
*[...] fare della fisica nel nostro senso del termine [...] vuol dire applicare al reale le nozioni rigide, esatte e precise della matematica e, in primo luogo, della geometria. Impresa paradossale, se mai ve ne furono, poiché la realtà, quella della vita quotidiana in mezzo alla quale viviamo e stiamo, non è matematica. [...] Ne risulta che volere applicare la matematica allo studio della natura è commettere un errore e un controsenso. Nella natura non ci sono cerchi, ellissi, linee rette. È ridicolo voler misurare con esattezza le dimensioni di un essere naturale: il cavallo è senza dubbio più grande del cane e più piccolo dell'elefante, ma né il cane, né il cavallo, né l'elefante hanno dimensioni strettamente e rigidamente determinate: c'è dovunque un margine di imprecisione, di "giuoco", di "più o meno", di "pressappoco". [...] Ora è attraverso lo strumento di misura che l'idea dell'esattezza prende possesso di questo mondo e che il mondo della precisione arriva a sostituirsi al mondo del "pressappoco". (da ''Dal mondo del pressappoco all'universo della precisione'', Torino, 1967)
Riga 44:
===Citazioni===
*''Il metodo'' cioè ''la via'', è la sola [[via]] che ci possa liberare dall'[[errore]] e ci possa condurre alla conoscenza della [[verità]]. (p. 39)
*[...] non è per la massa che scrive Cartesio; ma per quelli che avranno le [[Forza|forze]] necessarie e che potranno seguirlo fino in fondo. Così come non è per la massa che Platone compose i suoi dialoghi e che [[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]] scrisse la sua
*Se tutto è possibile, non c'è allora niente che sia vero. E se niente è sicuro, solo l'[[errore]] è certo. (p. 41)
*Il cosmo scomparso<br>Le [[Idea|idee]] oscure e confuse, che fanno nascere il [[dubbio]] e che sono, a loro volta, distrutte dal dubbio, sono quelle che ci pervengono dalla tradizione e dai sensi. Per quanto riguarda quelle chiare, quelle vere, esse sono innanzi tutto le ''idee matematiche''. E la [[ragione]] è ugualmente la ragione matematica. Poiché solamente nelle matematiche la mente umana è giunta all'evidenza e alla certezza ed è riuscita a costruire una [[scienza]], una vera disciplina in cui progredisce con [[ordine]] e chiarezza dalle cose più semplice alle costruzioni più complicate. Quindi il metodo cartesiano, questo metodo che Cartesio ci dice di aver creato prendendo il meglio delle "tre arti o scienze che egli da giovane aveva un po' studiato": la Logica, L'Analisi dei Geometri e l'Algebra, si fonderà essenzialmente sulla matematica. (p. 59)
==''Scritti su Spinoza e l'averroismo''==
*
==Note==
Riga 57:
*Alexandre Koyré, ''Studi galileiani'' (''Etudes galiléennes'', 1966), traduzione di Maurizio Torrini, Einaudi, Torino, 1979.
*Alexandre Koyré, ''Lezioni su Cartesio'' (''Entretiens sur Descartes''), traduzione di Hélene Tenda e Paolo Guidera, a cura di Paolo Guidera, Tranchida Editori, Milano, 1990.
*Alexandre Koyré, ''Scritti su
==Altri progetti==
{{interprogetto|w|commons=Category:Alexandre Koyré}}
[[Categoria:Filosofi francesi|
[[Categoria:Filosofi russi|Koyre, Alexandre]]
[[Categoria:Storici francesi|Koyre, Alexandre]]
[[en:Alexandre Koyré]]
|