Eugenio Spedicato: differenze tra le versioni

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==''La strana creatura del caos: idee e figure del male nel pensiero della modernità''==
===[[Incipit]]===
Il concetto di teodicea, nel senso letterale di una ''dottrina'', e nel senso metaforico di un ''processo'' con cui si vuole difendere [[Dio]] dall'accusa di essere stato un artefice malvagio, è un'acquisizione dell'epoca moderna, legata a precise determinanti dell'[[illuminismo]] europeo. Va da sé che il problema della teodicea, se consideriamo questa parola nel suo significato generale e indeterminato di «giustizia di Dio» (''dìke theoü''), ha una storia ben più antica che, restringendo l'ottica alla tradizione a noi più vicina, si deve far risalire tanto ai filosofi e ai tagicitragici greci, quanto alla bibbia.
 
===Citazioni===
*[[Gottfried Wilhelm von Leibniz|Leibniz]] si pone il problema se [[Dio]] abbia scelto e creato il migliore dei mondi possibili. Stando alle obiezioni di [[Pierre Bayle|Bayle]] e alla stessa esperienza della realtà comune a tutti gli uomini certamente no. [[Gottfried Wilhelm von Leibniz|Leibniz]] risponde che il nostro mondo è il migliore e che non potrebbe perferzionarsi ulteriormente se per assurdo si eliminasse il [[male]]. Il mondo ha nel suo essere così come è la ragione della propria esistenza. (p. 8)