Celso (filosofo): differenze tra le versioni

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'''Celso''' (II secolo), filosofo greco del II secolo.<ref>Di questo autore conosciamo, e solo in parte, un'unica opera, ''Alethes logos'', perché citata nel testo di [[Origene di Alessandria|Origene]] ''Contra Celsum''.</ref>
 
==''Il discorso vero''==
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===Citazioni===
*La loro morale è banale, e in confronto a quella degli altri filosofi non insegna alcunché di straordinario o di nuovo. (''I, 4'')
*Questi caprai e pecorai si convinsero che esisteva un solo Dio, Altissimo o Adonai o Celeste o Sabaoth o in qualsiasi altro modo piaccia loro chiamare questo mondo; e non sapevano nulla più di questo. Non fa differenza alcuna chiamare il Dio supremo Zeus, con il nome corrente presso i Greci, o con quel certo nome che ha, poniamo, presso gli Indiani, o con quel certo altro che ha presso gli Egiziani. (''I, 24'')
*La [[cristianesimo|dottrina cristiana]] è rozza, e per la sua rozzezza e la sua debolezza nelle argomentazioni ha conquistato solo persone rozze. (da ''I, 27'')
*«Di esser nato da una vergine, te lo sei inventato [[Gesù|tu]]. Tu sei nato in un villaggio della Giudea da una donna del posto, una povera filatrice a giornata. Questa fu scacciata dal marito, di professione carpentiere, per comprovato adulterio. Ripudiata dal marito e ridotta a un ignominioso vagabondaggio, clandestinamente ti partorì da un soldato di nome Pantera. A causa della tua povertà, hai lavorato come salariato in Egitto, dove sei diventato esperto in taluni poteri, di cui vanno fieri gli Egiziani. Poi sei tornato, e insuperbito per questi poteri, proprio grazie ad essi ti sei proclamato figlio di Dio». (Il giudeo: ''I, 28'')
*«Ma se era tenuto a tanto per dare una dimostrazione della sua divinità, [[Gesù|egli]] avrebbe dovuto sparire dalla croce all'improvviso.» (Il giudeo: ''II, 68'')
*«Gesù minaccia e insulta con troppa disinvoltura quando dice: "Guai a voi" e "Predico a voi" perché con questo ammette senz'altro di non essere in grado di convincere, cosa che non dovrebbe succedere non dico a un Dio, ma nemmeno a un uomo di senno». (Il giudeo: ''II, 76'')
*{{NDR|I cristiani}} Deridono coloro che adorano Zeus perché a Creta se ne mostra la tomba; ciò non di meno venerano colui che è risorto dalla tomba, senza sapere come né perché i Cretesi si comportano in questo modo. (''III, 43'')
*Dicono che [[Dio]] è stato inviato ai colpevoli. E perché non a chi è senza colpa? Che male c'è a non avere colpe? (''III, 62'')
*Il loro maestro va in cerca di stupidi. (''III, 74'')
*Anche se una cosa ti sembra [[male|cattiva]], non per questo consta che sia cattiva: perché tu non sai cosa è utile a te, o a un altro, o al tutto. (''IV, 70'')
*E alla vostra affermazione, secondo cui Dio ci ha dato il potere di catturare le [[animali|fiere]] e di usarne a nostro piacimento, risponderemo che verosimilmente prima che esistessero le città e le arti e rapporti sociali di questo genere e armi e reti, gli uomini venivano catturati e divorati dalle fiere, mentre era rarissimo che le fiere venissero prese dagli uomini. (''IV, 79'')
*Se poi gli uomini appaiono superiori agli esseri privi di ragione perché hanno costruito le città e si sono dati una struttura politica e delle magistrature e dei governi, anche questo non significa nulla, perché altrettanto fanno le formiche e le api. (''IV, 80'')
*Orbene, se uno guardasse dal cielo verso la terra, quale gli apparirebbe la differenza fra quello che facciamo noi e quello che fanno le formiche o le api? (''IV, 85'')
*Dunque l'[[universo]] non è stato fatto per l'uomo, e d'altronde nemmeno per il leone o per l'aquila o per il delfino, ma perché questo mondo, in quanto opera di Dio, risultasse compiuto e perfetto in tutte le sue parti: a questo fine tutto è stato commisurato, non in vista dei rapporti reciproci, se non incidentalmente, ma del complesso dell'universo. (da ''IV, 99'')
*I Cristiani dicono che la sapienza umana è follia agli occhi di Dio. Il motivo di questa affermazione è stato esposto molto più indietro, ed è il fatto di voler fare proseliti solo fra gli incolti e gli sciocchi. (da ''VI, 12'')
*I Cristiani sono impostori, ed evitano accuratamente le persone più sofisticate, perché poco disposte a lasciarsi ingannare; e adescano invece gli zotici. (''VI, 14'')
*La sentenza di Gesù contro i ricchi, secondo cui «è più facile per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio», è stata evidentemente mutuata da [[Platone]]; Gesù ha alterato il detto platonico, in cui Platone afferma: «È impossibile per chi è eccezionalmente buono essere al contempo straordinariamente ricco». (''VI, 16'')
*Di tal fatta è questo Dio, e merita di essere maledetto, secondo chi nutre queste opinioni sul suo conto, perché a sua volta ha maledetto il [[serpente]] che ha trasmesso ai primi uomini la conoscenza del bene e del male. (''VI, 28'')
*Ma la più grossa stupidaggine è quella di suddividere la generazione del mondo in vari giorni, prima che esistessero i giorni: infatti quando il [[cielo]] non era ancora stato generato, la [[terra]] non si era ancora solidamente fissata e il [[sole]] non si muoveva attorno a essa, come avrebbero potuto esserci i giorni? (da ''VI, 60'')
*È per aver frainteso la teoria della [[reincarnazione]] che i Cristiani parlano di [[risurrezione|resurrezione]]. (''VII, 32'')
*Prestate aiuto all'imperatore con tutte le vostre forze, e impegnatevi assieme a lui nelle imprese giuste e lottate per lui e servite nel suo esercito, se egli lo esige, e combattete con lui.<br />E accettate di governare la vostra patria, se è necessario fare anche questo per difendere le leggi e la pietà. (''VIII, 73-75'')<ref>Il 74 è mancante.</ref>
 
==Note==
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==Altri progetti==
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[[Categoria:filosofiFilosofi greci]]