Karen Armstrong: differenze tra le versioni

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==''Storia di Dio''==
*Il cattolicesimo della mia infanzia era un credo piuttosto terrificante: [[James Joyce]] lo ha mostrato bene in ''Dedalus'', e anch'io ho avuto la mia razione di prediche sul fuoco dell'[[inferno]]. Il fatto è che l'inferno appariva come una realtà ancora più potente di Dio, perché era qualcosa che colpiva la mia immaginazione; Dio, invece, rimaneva una figura un po' vaga, definita da astrazioni intellettuali invece che da immagini.
*La [[religione]], come anche l'arte, è stata un tentativo di trovare un significato e un valore nella vita, malgrado il dolore di cui la carne è erede.
*[...] la frase «io credo in Dio», in quanto tale, è priva di significato oggettivo, e come ogni altra frase acquista significato solo in un contesto, quando viene espressa da una comunità particolare. Di conseguenza, non c'è una idea immutabile contenuta nella parola «Dio», perché la parola contiene tutta una serie di significati, alcuni dei quali sono contradditori o anche incompatibili tra loro.
*L'[[ateismo]] è stato spesso uno stato di transizione: gli ebrei, i cristiani e i musulmani furono chiamati «atei» dai loro contemporanei pagani perché avevano adottato una nozione rivoluzionaria di divinità e di trascendenza; l'ateismo moderno è in realtà una simile negazione di un «Dio» che non è più adeguato ai problemi del nostro tempo?
*La [[teologia]] è spesso noiosa e astratta, ma la storia di Dio è stata appassionante e intensa.
*La visione pagana era olistica; gli [[Dèi|dei]] non erano distinti dalla specie umana, in una sfera ontologicamente separata: la divinità non era essenzialmente differente dall'umanità. Per questo non c'era bisogno di una speciale rivelazione degli dei o di una legge divina che discendesse sulla terra dall'alto: gli dei e gli esseri umani erano nelle stesse condizioni, con la sola differenza che gli dei erano più potenti e immortali.
*Raggiungere il [[Nirvāṇa|nirvana]] non è come «andare in paradiso» nel senso dei cristiani. Il [[Buddha]] si rifiutò sempre di rispondere a domande sul nirvana o su altre questioni fondamentali, perché quelle domande erano «improprie» o «inappropriate». Non si può definire il nirvana, perché le nostre parole e i nostri concetti sono legati al mondo dei sensi e del trascorrere e l'esperienza è considerata l'unica «prova» attendibile. I discepoli del Buddha avrebbero saputo che il nirvana esiste solo perché la pratica della vita buona avrebbe permesso loro di intuirlo.
*Ogni religione deve cominciare con un po' di [[antropomorfismo]]: una divinità remota come il Primo Motore di [[Aristotele]] non può ispirare una ricerca spirituale, e se una tale proiezione di sentimenti umani sul divino non diventa fine a se stessa, essa può essere utile e benefica. Va detto inoltre che questa tendenza a raffigurare Dio con tratti umani ha ispirato una coscienza sociale [...].
*Bisogna dire che, malgrado le critiche contenute nella [[Bibbia]], non c'è niente di male nell'[[idolatria]] in sé: le obiezioni hanno un senso solo se un'immagine di Dio, dopo essere stata fabbricata con tanto amore, viene confusa con la realtà ineffabile che essa rappresenta.
 
==Bibliografia==