Matilde Serao: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Automa: Inversione degli accenti delle parole di questa lista.
Nessun oggetto della modifica
Riga 8:
*Qui e la spunta la roccia, nuda, nera, ciclopica. Non è dunque questo Ferdinandea? No, questo è [[Pazzano]]: paese di pietra e paese di ferro. Sta nell'aria e si respira il ferro: sgorga e si rovescia dalla bocca delle miniere, rossastro, sottilissimo, dilagante in flutti di polvere. (agosto 1883) {{da controllare|citazione necessaria|Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.}}
*Romba, romba il [[Vesuvio]], proprio su noi, proprio su tutti noi: alto è l'incendio del cratere, oramai, nella sera che discende; si erge, spaventosa, innanzi a noi, la duplice massa bruna e mostruosa delle due lave immote: ardono, esse, profondamente, le lave; e, intanto, una pazzia è nelle persone, popolani, contadini, signori, indigeni, napoletani, stranieri, come una tragica gazzarra è intorno a quel paesaggio di tragedia, fra il pericolo appena scongiurato di questa notte, e il pericolo imminente di domani! (da ''Il giorno'', 1906; ora in ''Sterminator Vesevo. Diario dell'eruzione aprile 1906'', 1910)
*Napoli, la città della giovinezza, attendeva Parthenope e Cimone; ricca, ma solitaria, ricca, ma mortale, ricca, ma senza fremiti. Parthenope e Cimone hanno creata Napoli immortale. <ref> http://conoscenzaecultura.blogspot.com/2010/08/matilde-serao-leggende-napoletane.html </ref>
*Ognuno sa che Iddio, generoso, misericordioso e magnifico Signore, ha guardato sempre con occhio di predilezione la città di Napoli. Per lei ha avuto tutte le carezze di un padre, di un innamorato, le ha prodigato i doni più ricchi, più splendidi che si possano immaginare. <ref> http://conoscenzaecultura.blogspot.com/2010/08/matilde-serao-leggende-napoletane.html </ref>
*Pensa, o poetica amica, al felice connubio dell’arte con la natura, pensa alla celeste armonia fra l'uomo che crea ed il mondo da lui creato, pensa alla città che sarà bella e buona, tutta bianca e colorita dal sole, senza macchie, senza cenci: oh, allora, allora! O lontano avvenire, o giorno splendido che come quello di Faust meriteresti di essere fermato...<ref> http://conoscenzaecultura.blogspot.com/2010/08/matilde-serao-leggende-napoletane.html </ref>
 
==[[Incipit]] di alcune opere==