Robert Bloch: differenze tra le versioni

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===''I servi di Satana''===
Era del tutto evidente che gli abitanti di Roodsford<ref>Molti critici sono del parere che [[Howard Phillips Lovecraft|Lovecraft]] abbia partecipato attivamente alla stesura dell'intero racconto, e anche noi siamo di questa opinione. Nel manoscritto originale il nome era Roodford. H.P.L. suggerisce «Roodsford», dicendo: «il nome di luogo formato da due parole unite da un trattino non ricorreva nell'antico New England».</ref> non erano arrivati a bordo della Mayflower o di un'altra delle navi sorelle; e che, in realtà, non erano partiti da nessun porto inglese. E non esiste neppure una documentazione nota e attendibile del loro arrivo in quella sterile regione della costa settentrionale. Essi entrarono inosservati in quella terra e, senza documenti, né permessi, né visti, vi stabilirono le loro semplici dimore.
 
===''Il banchetto del diavolo''===
Un colpo di tuono proveniente dall'ovest annunciò l'avvicinarsi della notte e insieme della tempesta, e il cielo si fece più cupo fino a diventare di un nero stregato. La pioggia cadeva, il vento biascicava dolorosamente, e il sentiero della foresta attraverso il quale cavalcavo diventò un pantano fangoso, ingannevole, che minacciava di intrappolare da un momento all'altro i miei destrieri e me stesso nel suo sgradevole abbraccio.
 
===''La festa nell'abbazia''===
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*Robert Bloch, ''Gli occhi della mummia'', traduzione di [[Gianluigi Zuddas]], in "Sempre Weird Tales", Fanucci, 1985.
*Robert Bloch, ''Gotico americano'', traduzione di Annita Biasi Conte, Bompiani.
*Robert Bloch, ''Il banchetto del diavolo'', traduzione di Gianni Pilo, in "Storie di diavoli", Newton & Compton, 1997.
*Robert Bloch, ''La festa nell'abbazia'', traduzione di Daniela Consiglio, Emma Marciano e Maria Grazia Pelosi, ne "Il meglio di Weird Tales. La festa nell'abbazia", Fanucci, 1987.
*Robert Bloch, ''La stirpe di Bubastis'', traduzione di Gianluigi Zuddas, in "Sempre Weird Tales", Fanucci, 1985.