Frank Herbert: differenze tra le versioni

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*Penso che vivere sia una gioia e mi chiedo se avro' mai la possibilita' di balzare indietro fino alle radici di questa mia carne e di conoscermi com'ero un tempo. La' è la mia radice. Se poi qualche mio atto mi consentira' di trovarla, ciò è nascosto nei grovigli del futuro. Ma tutte le cose che può fare un uomo, sono anche mie. Ognuno dei miei atti può conseguirlo. (Parla il ghola, dai Commentari di Alia: Ed. Nord, p. 149)
*Che cosa si può mai ricavare da questo universo? Ci accorda quello che vuole, non di più. (Paul Muad'Dib: cap. 11; Ed. Nord, p. 151)
*La carne si arrende, pensò Paul. L'eternità si riprende ciò che le appartiene. I nostri corpi riescono ad agitare soltanto per brevi istanti le sue acque, danzano quasi intossicati dall'amore della vita e di sé stessi, si dilettano di poche, strane idee, per poi sottomettersi agli strumenti del Tempo. Che cosa possiamo dire, noi, in proposito? Io sono già accaduto. No, non è vero, e tuttavia... io sono già accaduto. (Paul Muad'Dib: , cap. 11; Ed. Nord, p. 158)
*Non si chiede pieta' al sole. (Il travaglio di Muad'Dib, dai Commentari di Stilgar: Ed. Nord, p. 159)
*Si può vedere in molti modi, come si può esser ciechi in molti modi. (Paul Muad'Dib: cap. 12; Ed. Nord, p. 173)