Ivan Sergeevič Turgenev: differenze tra le versioni

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*L'[[egoismo]] equivale al [[suicidio]]. L'uomo egoista si piega come un [[albero]] solitario e sterile... ma l'[[amore]] di sé stesso, nel senso più elevato, in quanto è aspirazione reale verso il perfezionamento del proprio [[essere]], è la sorgente di tutte le grandezze. L'uomo deve lasciare in sé questo egoismo ostinato della sua personalità, allora soltanto l'amor proprio avrà [[diritto]] di imporre la sua [[volontà]]. (p. 56)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Clara Militch''===
Nella primavera del 1878 viveva a Mosca, in una piccola casa di legno a Shabolovka, un giovane di venticinque anni, di nome Jakov Aratov. Assieme a lui viveva una zia, sorella di suo padre, un'anziana zitella di più di cinquant'anni, Platonida Ivanovna. Ella provvedeva alle faccende domestiche e amministrava il suo denaro, compito per il quale egli si era rivelato totalmente inetto. Oltre a lei, non aveva altri parenti. Alcuni anni prima suo padre, un gentiluomo di campagna di condizioni non troppo agiate, si era trasferito a Mosca con lui e Platonida Ivanovna, che soleva chiamare Platosha.
 
===''Terre vergini''===
Era la primavera dell'anno 1868 e batteva appena il mezzogiorno.<br>
Nella via degli Ufficiali, a Pietroburgo, arrampicavasi su per una buia e sudicia scaletta d'una casa a cinque piani un uomo sui ventisette anni, sciattato e povero in arnese. Con uno strofinìo pesante delle ciabatte, dondolando sfiaccolato il corpo massiccio e goffo, arrivò questo uomo finalmente in cima alla scaletta, si fermò davanti a una porta sgangherata e socchiusa, e senza darsi il fastidio di suonare il campanello, andò oltre, sbuffando come un mantice, e si trovò in una piccola e scura anticamera.
 
==Bibliografia==
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*Ivan Turghenieff, ''Padri e figli'', traduzione di Mirco Gallenzi, Edizioni Frassinelli, 1997. ISBN 8876844465
*Ivan Turghenieff, ''Rudin'', Bietti, Torino, 1963.
*Ivan Turghenieff, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/t/turgenev/index.htm Terre vergini]'', traduzione di Federigo Verdinois, Fratelli Treves, Editori, Milano, 1918.
 
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