Terenzio Mamiani: differenze tra le versioni

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''Dell'ottima congregazione umana''
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*Chi trovasse non poca similitudine tra la mente del [[Alfonso Varano|Varano]] e quella del [[Arthur Young|Young]], credo che male non si apporrebbe. Anime pie e stoiche ambidue, e dischiuse non pertanto agli affetti gentili, diffondono ne' lor versi un religioso terrore e un' ascetica melanconia che nell'Inglese riescono cupi, inconsolati e monotoni, e nell'Italiano s'allegrano spesso alla vista del nostro bel sole, e dai pensieri del sepolcro volano con gran fede alla pace e serenità della gloria immortale. (XXVIII)
*[[Alfonso Varano|Varano]] poi insieme col Gozzi restituì alla ''Divina Commedia'' il debito culto; il [[Carlo Gozzi|Gozzi]] con li scritti polemici, egli con la virtù dell' esempio; ed ebbe arbitrio di dire a [[Dante]] ciò che questi a Virgilio : ''Tu séi lo mio maestro e il mio autore''. Se non che il cantore delle ''Visioni'' chiuse e conchiuse l'intero universo nel sentimento della pietà e nei misteri del dogma, e non ben seppe imitare del suo modello la nervosa brevità e parsimonia, la varietà inesauribile e la peregrina eleganza. (XXVIII)
==''Dell'ottima congregazione umana''==
==[[Incipit]]==
Esaminato il fine del viver comune, fatta rassegna d'alcuni principii direttivi, più bisognevoli al nostro intento e poco o nulla noti agli antichi, segue senza più che noi trapassiamo a contemplare l'ottimo ordinamento civile. Della qual materia stragrande fermammo in principio del libro che sarebbero da noi segnate alquante linee soltanto, scegliendo quelle che più hanno riferimento con l'indole speciale de' tempi nostri. E pur questi pochi lineamenti noi cercheremo di descriverli, come suoi fare l'artista, secondo il concetto d'una bellezza ideale ricavata e desunta con fedeltà squisita dall'essere delle cose e figurandola in mente come e quale uscirebbe dalle mani della natura, quando non la perturbassero gli scorretti accidenti. Cosi noi delineeremo qnalche fattezza dell'incivilimento umano, contemplandolo nella natura primitiva ed universale dei popoli, ed avvisandoci di non iscambiare l'alterato e il mutabile col permanente ed inalterato; e per converso, di non dar nome d'errore emendabile e di accidente transitorio a ciò che appartiene alle condizioni salde e durevoli della comunanza civile. Chè nel primo difetto cadono i troppo retrivi ed i pusillanimi; nel secondo, i novatori audaci e leggeri.
===Citazioni===
*[[Aristotele|Aristotile]] con molto senno incomincia dall'insegnar quello che spetta al buono stato della [[famiglia]], perchè della comunanza umana l'individuo compiuto non è lo scapolo, ma l'ammogliato con prole o vogliam dire la famiglia, rimossa la quale, come fu scritto nell'aforismo ''XIV'', non rimane intermezzo alcuno che tempri l'amor proprio e la fiera e violenta natura nostra. (p. 400, I)
*L'organizzazione tanto è più eccellente quanto meno cede alle esterne azioni ed impressioni ed anzi modifica con maggior efficacia ed appropria a sè quelle azioni. (p. 401, I)
*È da confessare che un gran trovato fece lo [[spirito]] umano e giovevole soprammodo alla prosperità del viver sociale, quando mise in atto quello che fu domandato governo rappresentativo o parlamentare. (p. 404, I)
*Se dirai: carattere di [[nazione]] è la continuità e circoscrizione del suolo, i [[Germania|Tedeschi]] di qua del [[Reno]] sarebber [[Francia|Francesi]], e non è [[Grecia]] l'[[Asia]] minore, e gli [[Israele|Ebrei]] non compongono nazione, e malamente la compongono le genti slave. Se dirai la lingua; i Baschi non sono [[Spagna|spagnuoli]], né francesi i Bretoni e quei dell' Alsazia, e non ha niente di nazione la [[Svizzera]] nè l'[[Ungheria]] dove più lingue sono parlate. Se la [[religione]]; troppe smentite ci danno [[Germania]], [[Inghilterra]] e gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti americani]]; d'altra parte, sotto il rispetto dell'unità religiosa, farebber nazione insieme [[Sicilia|Siciliani]] e [[Messico|Messicani]], [[Irlanda|Irlandesi]] e [[Etiopia|Abissini]]. Se il [[governo]]; i [[Lombardia|Lombardi]] sono [[Austria|austriaci]], sono [[Turchia|turchi]] i Greci, francesi gli [[Arabo|Arabi]] e via discorrendo. Se la [[letteratura]] e le [[Arte|arti]] ; non fanno [[nazione]] quei popoli a cui mancano lettere e arti proprie e le accattano dai forestieri, come usavano poco fa i [[Russia|Russi]], i [[Boemia|Boemi]], gli [[Ungheria|Ungaresi]] ed altri, e tuttora non cessano. Se le origini e la schiatta; le colonie sono tal membro e così vivace del corpo della [[patria]] onde uscirono, da non potersene mai dispiccare, e la guerra americana fu dalla banda dei sollevati iniqua e parricida. Gran questione poi insorge sulle genti di confine, le quali compongonsi il più delle volte di schiatte anfibie, a cosi chiamarle. Quindi noi vogliamo, per via d'esempio, i [[Nizza|Nizzardi]] essere [[Italia|italiani]] e i Francesi li fanno dei loro. Nè minor controversia nasce circa cento popolazioni per la terra disseminate, che è impossibile di ben definire a qual generazione appartengano, nè per sè bastano a far nazione, come [[Bosnia|Bosniaci]], [[Bulgaria|Bulgari]], [[Albania|Albanesi]], [[Illiria|Illirii]], [[Malta|Maltesi]] e innumerevoli altri. (p. 429, V)
*La compagnia civile comincia là solamente dove gli animi si accostano, e sorge desiderio di regolato e comune operare. (p. 2, VI)
*La [[Giustizia]], secondo [[Omero]], apre e chiude i congressi degli Dei, non quelli degli uomini. (p. 2, VI)
*La voce [[nazione]] nel suo peculiare e pieno significato vuol dire unimento e società d'uomini che la natura stessa con le sue mani à fatta e costituita mediante la mescolanza del sangue e la singolarità delle condizioni interiori ed estrinseche; per talché quella società distinguesi da tutte le altre per tutti gli essenziali caratteri che possono diversificare le genti in fra loro, come la schiatta, la lingua, la religione, l'indole, il territorio, le tradizioni, le arti, i costumi. (p. 2, VI)
*[[Nazione]] vuol significare ''certo novero di genti per comunanza di sangue, conformità di genio, medesimezza di linguaggio atte e preordinate alla massima unione sociale''. (p. 2, VI)
*Gli [[Svizzera|Svizzeri]] varii di lingua, di schiatta, di religione e d'usanza sonosi costituiti artificinlmente e politicamente in [[nazione]], mediante una grande e maravigliosa unità morale che turbata e rotta alcune volte di dentro è sempre riuscita gagliarda di fuori a fronte degli stranieri. (p. 5, VI)
*I Greci ed i Musulmani dell'Asia Minore o d'altra contrada, i quali tuttoché nati e cresciuti nel suolo stesso, pur non si chiamano concittadini, e vivono e sempre vivranno stranieri l'uno accanto dell'altro. (p. 8, VII)
*Lo stipite [[Umanità|umano]] è ordinato esso pure a spandere discosto da sé le propagini e i semi; e ogni germe nuovo dee nudrirsi del terreno ove cade, non del tronco da cui si origina. (p. 11, VII)
*Sieno rese grazie publicamente da tutta l'[[Italia]] a voi, o [[Valdesi]], che l'antica madre mai non avete voluto e potuto odiare e sconoscere insino al giorno glorioso che fu da [[Dio]] coronata la vostra costanza, e un patto comune di libertà vi riconciliava con gli emendati persecutori. (p. 13, VII)
*S'io credessi quelle armi che assiepano il Foro, dicea [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], starsene qui a minacciare e non a proteggere, cederei al tempo e mi terrei silenzioso. Ma il fatto fu che quelle armi nel Foro inducevano per se sole una fiera minaccia, tanto ch'egli parlò poco e male, e la paura ammazzò l'eloquenza. (p. 18, VIII)
*Dal riscontro, per tanto, di tutte le storie, senza timore mai d'eccezione, e più encora dalla ripugnanza intima di certi termini , quali sono felicità a servitù, spontaneità e costrizione, ricavasi questa assoluta sentenza che tra le [[Nazione|nazioni]] civili il governo straniero non può vantarsi mai nè della legittimità che abbiamo chiamata interiore, nè della esteriore che emana dall'assentimento espresso o tacito delle popolazioni. (p. 20-21 ,IX)
*Non può aver luogo prescrizione, dove i [[Diritto|diritti]] innati o fondamentali dell'uomo ricevono sostanziale ingiuria ed offesa; e di si fatti è per appunto la indipendenza o dimezzata o distrutta. (p. 21,IX)
*Ogni cosa nell'[[uomo]] è principiata dalla [[natura]] e poi dalla [[ragione]] e dall'[[arte]] è compiuta. (p. 30, XI)
{{NDR|Terenzio Mamiani, ''Dell'ottima congregazione umana e del principio di nazionalità'', ''Rivista contemporanea'', Volume 2 e 3, Pelazza Tipografia Subalpina, Torino 1855}}
 
==Citazioni su Terenzio Mamiani==