Joe Haldeman: differenze tra le versioni

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Nella giungla, i cadaveri passano molto velocemente dal brutto al peggio. Trascorrono solo poche ore prima che il ''rigor mortis'' li renda difficili da maneggiare, difficili da infilare in un contenitore di plastica. Perché intanto cominciano, se sono cadaveri di bianchi o di gialli, a diventare verdolini nei punti in cui la pelle è esposta. Poi diventano neri e cominciano a puzzare.<br>
Poi si gonfiano e scoppiano.
 
===''Tricentenario''===
DICEMBRE 1975
 
Gli scienziati sostenevano che il Sole poteva far parte di un sistema doppio. Perché il suo compagno restasse sconosciuto, ovviamente, doveva essere piccolo e fioco, e lontano migliaia di unità astronomiche.<br>
Alla fine l'avrebbero trovato; anzi, ''li'' avrebbero trovati. E sarebbero stati utili.
 
==Bibliografia==
*Joe Haldeman, ''Mondo senza fine'', traduzione di Annarita Guarnieri, Garden Ed., 1988.
*Joe Haldeman, ''Salme'', traduzione di Marzio Tosello, Mondadori, 1993.
*Joe Haldeman, ''Tricentenario'', traduzione di Roberta Rambelli, in "I Premi Hugo 1976-1983", a cura di Sandro Pergameno, Ed. Nord, 1991.
 
==Voci correlate==