Carolina Invernizio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Carolina Invernizio.jpg|thumb|Carolina Invernizio]]
'''Carolina Maria Margaritta Invernizio''' (1851 – 1916), scrittrice italiana.
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* Io ho dei critici una allegra vendetta. Ché le mie appassionate lettrici e amiche sono appunto le loro mogli, le loro sorelle. (dall'introduzione a ''Romanzi del peccato'')
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==[[Incipit]] di alcune opere==
===''I misteri delle soffitte''===
Era la notte del giovedì grasso. Nessuno si ricordava di un inverno mite come quello, e il carnevale aveva uno sfogo inusitato.<br>
I ricchi se la spassavano nei palazzi; il popolo nelle osterie, sotto i portici, alla fiera, ai balli pubblici.<br>
I veglioni erano affollati e, come il solito, più di tutti si mostrava animato quello dello ''Scribe''.<br>
Fra le maschere che avevano fatto il loro ingresso colà dopo la mezzanotte, vi era un domino femminile elegantissimo, troppo elegante, che stonava in quell'ambiente volgare.<br>
Veniva forse in cerca di un'avventura galante? Aveva un appuntamento?<br>
Una folla di studenti le fece cerchio.
 
===''I sette capelli d'oro della fata Gusmara''===
Falco era l'unico figlio di un povero taglialegna, che viveva in un misero casolare, posto nel centro della foresta. Egli aveva perduto sua madre all'età di tre anni e da quel giorno suo padre non gli rivolgeva più la parola, né sorrideva: il pover'uomo stava per ore ed ore intere seduto sopra un grosso ceppo, all'ombra di una querce secolare, con l'accetta fra le gambe, i gomiti puntati sulle ginocchia, chiuso nel suo mutismo, senza curarsi del bimbo, che ruzzava ai suoi piedi con dei piccoli ciottoli e non sospendeva il suo giuoco, che quando il padre, scosso un istante dal suo torpore entrava in casa per uscirne quasi tosto con un pezzo di pan nero, che gli porgeva in silenzio ed il fanciullo divorava fino all'ultima briciola.
 
===''Il bacio d'una morta''===
Dal treno che arriva alle dodici da Livorno, erano scesi alla stazione centrale di Firenze due giovani sposi, che attiravano grandemente l’altrui attenzione. L'uomo poteva avere ventidue anni o poco più, ed era di una bellezza delicata, quasi femminea. Dal suo piccolo e stretto berretto da viaggio sfuggivano delle ciocche ricciolute di capelli dorati: gli occhi aveva nerissimi e pieni di dolcezza, la carnagione leggermente rosea, il naso affilato, la bocca gentile, aristocratica, con due piccoli baffi; il personale snello, vestiva in modo elegantissimo.
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===''La sepolta viva''===
La notte era splendida, una di quelle luminose notti di autunno, che nella fiorita riviera di ponente acquistano ancora maggiore seduzione.<br>Sulla strada che da San Remo conduce a Taggia ed a Santo Stefano Rivaligure correva un piccolo calesse, su cui si trovavano due uomini.<br>Quello che guidava aveva l'apparenza d'un domestico, sebbene non indossasse livrea. Mail suo viso accuratamente sbarbato, l'alto colletto inamidato, il portamento impettito, tutto denotava in lui il servo di una vecchia casa signorile. L'altro era un giovane sui ventotto, trent'anni, dalla piccola barba bionda accurata e portava un cappello di feltro ed un soprabito color polvere.
 
===''La trovatella di Milano''===
La mezzanotte era ribattuta a tutti gli orologi della città, quando Maria, la bella guantaia di Porta Vittoria, si decise chiudere il suo negozio. Aveva fatto così tardi, perchè era l'ultimo giorno di carnevale e gli avventori non erano mancati.<br>
Maria appariva stanca, abbattuta. I suoi grandi occhi azzurri, lieti e brillanti, si mostravano leggermente velati; i capelli finissimi castani, le cadevano in disordine sul collo e sulla fronte; le guancie aveva pallide, la piccola bocca sorridente, un po' scolorita.
 
===''Peccatrice moderna''===
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==Bibliografia==
*Carolina Invernizio, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/i/invernizio/i_misteri_delle_soffitte_romanzo/pdf/i_mist_p.pdf I misteri delle soffitte]'', Adriano Salani Editore, Firenze, 1930.
*Carolina Invernizio, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/i/invernizio/index.htm I sette capelli d'oro della fata Gusmara]'', Milano, Moizzi, 1975.
*Carolina Invernizio, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/i/invernizio/il_bacio_d_una_morta/pdf/il_bac_p.pdf Il bacio d'una morta]'', Firenze, Editore Adriano Salani 1926.
*Carolina Invernizio, ''La sepolta viva'', Editrice Lucchi, Milano 1969.
*Carolina Invernizio, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/i/invernizio/index.htm La trovatella di Milano]'', Carlo Barbini Edit. (Tip. Wilmant di G. Bonelli e C.), Milano, 1889.
*Carolina Invernizio, ''Peccatrice moderna'', Universale Romantica Salani, Firenze 1977
 
==Altri progetti==
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