John Connolly: differenze tra le versioni

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{{NDR|John Connolly, ''Gli amanti'' (''The Lovers'', 2009), Rizzoli, 2010 - traduzione di Stefano Bortolussi}}
 
 
 
==''Il libro delle cose perdute''==
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{{NDR|John Connolly, ''Il libro delle cose perdute'' (''The Book of Lost Things'', 2006), Rizzoli, 2008 - traduzione di Stefano Bortolussi}}
 
==[[Incipit]] di ''Bad Men''==
===Originale[[Incipit]]===
====Originale====
''Moloch dreams. <br/> In the darkness of a Virginia prison cell, he stirs like an old demon goaded by memories of its lost humanity. The dream presses upon him once more, the First Dream, for in it lies his beginning, and his end.''
 
====Traduzione propria====
Moloch sogna.<br/> Nell'oscurità di una cella di prigione in Virginia, si agita come un vecchio demone pungolato dalle memorie della propria umanità perduta. Il sogno preme su di lui ancora una volta, il Primo Sogno, perchè in esso giace il suo inizio, e la sua fine.
 
{{NDR|John Connolly, ''Bad Men'', Hodder & Stoughton, 2003}}
 
==''The Gates''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
 
''Chapter On''
''In Which We Encounter a Small Boy, His dog, and some People Who Are Up To No Good.''
 
''On the night in question, Mr Abernathy answered the door to find a small figure dressed in a white sheet standing on his porch. The sheet had two holes cut into it at eye level so that the small figure could walk around without bumping into things, a precaution that seemed wise given that the small figure was also wearing rather thick glasses. The glasses were balanced on its nose outside the sheet, giving it the appearance of a short-sighted, and not terribly frightening, ghost. A mismatched pair of sneakers, the left blue, the right red, poked out from the bottom of the sheet.''
 
====Traduzione propria====
 
Capitolo Uno.
Nel quale incontriamo un ragazzino, il suo cane, e alcune persone che non sono nulla di buono.
 
La notte in questione, il signor Abernathy rispose alla porta per trovare una piccola figura rivestita di un lenzuolo bianco, ferma sulla sua veranda. Il lenzuolo aveva due buchi tagliati a livello degli occhi cosicchè la piccola figura poteva andarsene in giro senza urtare contro le cose, una precauzione che sembrava saggia dato che la piccola figura indossava anche un paio di occhiali dalle lenti piuttosto spesse. Gli occhiali si bilanciavano sul suo naso fuori dal lenzuolo, dandogli l'aspetto di un fantasma dalla vista corta, e non terribilmente spaventoso. Un paio di scarpe da ginnastica scompagnate, blu la sinistra, rossa la destra, sporgevano dall'orlo del lenzuolo.
 
{{NDR|John Connolly, ''The Gates'', Hodder & Stoughton, 2009}}
 
 
 
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