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'''Cesare Balbo''' (1789 – 1853), politico italiano.
 
*Sono raffreddato, il che mi fa sembrare lo scalone del vostro palazzo più lungo, se non vi trovo, e sempre corto, se vi trovo. (da una lettera a [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]]; citato in Italo de Feo, ''Cavour: l'uomo e l'opera'', A. Mondadori, 1969, p. 146)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario''===
Gli antichi, ed alcuni moderni, credettero i popoli primitivi nati sul suolo in varie parti della terra; ma le scienze fisiologiche, le filologiche e le storiche progredite non concedono tali origini moltiplici; ne ammettono una sola, dall'Asia media tra l'Indo e l'Eufrate, e da una famiglia cresciuta in tre schiatte, semiti, camiti e giapetici. - L'Europa, salve poche e piccole eccezioni, fu tutta de' giapetici. I primi stanziativi furono, secondo tutte le apparenze, i iavani, iaoni, o ioni; i quali popolarono ciò che chiamiam Grecia e i paesi all'intorno, e diedero nome di Ionio al mare ulteriore. - I secondi furono probabilmente i tiraseni, tirseni, raseni o tirreni, i quali occuparono ciò che chiamiamo Italia, e diedero similmente il nome di Tirreno al mare ulteriore ad essi.
 
===''Vita di Dante''===
Se Dante non fosse stato altro che poeta o letterato. io lascerei l'assunto di scriverne a tanti, meglio di me esercitati nell'arte divina della poesia, o in quella così ardua della critica. Ma Dante è gran parte della storia d'Italia; quella storia a cui ho dedicati i miei studi, che ho tentata in più guise, ma che non ispero guari di poter compiere oramai. Quindi è che non avendo potuto o saputo ritrarre la vita di tutta la nazione italiana, tento ritrarre quella almeno dell'Italiano che più di niun altro raccolse in sè l'ingegno, le virtù, i vizi, le fortune della patria. Egli ad un tempo uomo d'azioni e di lettere, come furono i migliori nostri; egli uomo di parte; egli esule, ramingo, povero, traente dall'avversità nuove forze e nuova gloria; egli portato dalle ardenti passioni meridionali fuori di quella moderazione che era nella sua altissima mente; egli, più che da niun altro pensiero, accompagnato lungo tutta la vita sua dall'amore; egli, insomma, l'Italiano più italiano che sia stato mai.
 
==Bibliografia==
*Cesare Balbo, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/b/balbo/index.htm Della storia d'Italia dalle origini fino ai nostri giorni: sommario]'', a cura di Fausto Nicolini, G. Laterza e Figli, 1913 - 1914.
*Cesare Balbo, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/b/balbo/index.htm Vita di Dante]'', con le annotazioni di Emmanuele Rocco, F. Le Monnier, 1853.
 
==Altri progetti==
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[[Categoria:Politici italiani|Balbo, Cesare]]