Città ideale: differenze tra le versioni

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==Tentativi di definizione sulla ''Città ideale''==
{{NDR|Sulla definizione di 'città ideale'}} [La città ideale è] «una [[città]] immaginaria che riesce a realizzare in modo ideale e in forma precisa, per così dire scientifico-matematica, i desideri materiali e spirituali che una determinata epoca vede nella fondazione di una città» (da: Georg Münter, ''Idealstädte. Ihre Geschichte vom 15.-17. Jahrundert'', Berlino, 1957, p. 7<ref name="HWKruft4">Traduzione in Hanno-Walter Kruft, ''Le città utopiche. La città ideale dal XV al XVIII secolo fra utopia e realtà'', [[Bari]], Editori Laterza, 1990 p. 4 - ISBN 88-420-3658-7 (titolo originale: ''Städte in Utopia. Die Idealstadt vom 15. bis zum 18. Jahrundert zwischen Staatsutopie und Wirklichkeit'', [[Monaco di Baviera|Monaco]], 1989 ISBN 3-406-33909-3. Traduzione a cura di Mauro-Tosti Croce) </ref>)
 
{{NDR|Sulla definizione di 'città ideale'}} «La città ideale è una città immaginata in astratto (o occasionalmente realizzata in concreto) caratterizzata per lungo tempo da una struttura spiccatamente regolare, in grado di rispondere in modo ideale alle esigenze materiali e spirituali (incluse quelle estetiche) che una determinata società identifica, in base alla proprie forze produttive, in una città» (voce «Idealstadt», in ''Lexicon der Kunst'', vol. II, [[Berlino]], 1984, p. 361<ref name="HWKruft4"/>)