Max Weber: differenze tra le versioni

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*Gli dei di una volta, perso l'incanto e assunte le sembianze di potenze impersonali, escono dai loro sepolcri, aspirano a dominare sulla nostra vita e riprendono la loro lotta eterna. (citato in Ulla Berkéwicz, ''Forse stiamo diventando pazzi'')
*La [[burocrazia]] è tra le strutture sociali più difficili da distruggere.<ref>Citato in ''Focus'', n. 114, pag. 151</ref>
*La [[democrazia]] sta bene, ma al suo posto. L'insegnamento [[scienza|scientifico]] [...] è però una faccenda di aristocrazia dello spirito. (da ''La scienza come professione'', Einaudi, Torino, 2004, p. 12)
*Sono gli interessi (materiali e ideali), e non le idee, a dominare immediatamente l'agire dell'uomo. Ma le «concezioni del mondo», create dalle «idee», hanno spesso determinato – come chi aziona uno scambio ferroviario – i binari lungo i quali la dinamica degli interessi ha mosso tale attività. (da ''Sociologia delle religioni'')
*Lo scoraggiamento è la scusa degli imbecilli. {{c|Priva di fonte}}
*Alcuni vivono per la [[politica]], molti della politica. {{c|Priva di fonte}}
*Lo scoraggiamento è la scusa degli imbecilli. {{c|Priva di fonte}}
*La burocrazia è tra le strutture sociali più difficili da distruggere.<ref>Focus n.114, pag.151</ref>
 
==''L'etica protestante e lo spirito del capitalismo''==
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*[...] anelare ed attendere non basta, e ci comporteremo in altra maniera: ci metteremo al nostro lavoro ed adempiremo al "compito quotidiano", nella nostra qualità di uomini e nella nostra attività professionale. Ciò è semplice e facile, quando ognuno abbia trovato e segua il demone che tiene i fili della ''sua'' vita.
*Un uomo incivilito, il quale partecipa all'arricchimento della civiltà in idee, conoscenze, problemi, può diventare "stanco della vita" ma non sazio [...] dunque la sua morte è per lui un accadimento assurdo. Ed essendo la morte priva di senso, lo è anche la vita civile come tale, in quanto, appunto con la sua assurda "progressività", fa della morte un assurdo.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
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* Max Weber, ''Sociologia delle religiorni'', traduzione di Chiara Sebastiani, UTET, Torino 1976
* Ulla Berkéwicz, ''Forse stiamo diventando pazzi. Lineamenti di fanatismo comparato'' (''Vielleicht werden wir ja verrückt'', 2002), traduzione di Mara Cristina, Casagrande 2004. ISBN 8877133937
 
==Note==
 
<references />
 
==Altri progetti==