Stephenie Meyer: differenze tra le versioni

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==''Twilight''==
 
*{{NDR|Parlando di un compagno innamorato di Isabella}} "Per questa settimana è meglio che io e te non esageriamo, con il povero Mike. Non è il caso di fargli saltare i nervi". I suoi occhi danzavano: l'idea lo divertiva più di quanto fosse lecito. <br/>"Povero Mike", mormorai, preoccupata dal tono in cui aveva detto "io e te". Mi piaceva più di quanto fosse lecito.
 
*Di tre cose ero del tutto certa. Primo, Edward era un vampiro. Secondo, una parte di lui – chissà quale e quanto importante – aveva sete del mio sangue. Terzo, ero totalmente, incondizionatamente innamorata di lui.
*{{NDR|Dialogo tra Edward ed Isabella}} "Così il leone si innamorò dell'agnello..." mormorò. Guardai altrove nascondendogli i miei occhi, elettrizzata da quelle parole. <br /> "Che agnello stupido..." sospirai.<br /> "Che leone pazzo e masochista..."
 
*{{NDR|Dialogo tra Edward e Isabella}} "Hai detto che mi amavi" <br /> "Lo sapevi già" dissi, chinando la testa <br /> "Però è stato bello sentirlo" Affondai la faccia nella sua spalla <br /> "Ti amo", sussurrai <br /> "Tu sei la mia vita adesso"
*"Così il leone si innamorò dell'agnello..." mormorò. Guardai altrove nascondendogli i miei occhi, elettrizzata da quelle parole. <br /> "Che agnello stupido..." sospirai.<br /> "Che leone pazzo e masochista..."
*{{NDR|parlando a Isabella}} '''Edward''': Se fossi capace di sognare, sognerei te. E non me ne vergogno.
 
* {{NDR|Edward a Isabella}} «Isabella». Pronunciò il mio nome completo con attenzione; poi, con la mano libera, giocò con i miei capelli, scompigliandoli. Quel contatto così casuale mi scatenò una tempesta dentro. «Bella, arriverei a odiare me stesso, se dovessi farti del male. Non hai idea di che tormento sia stato», abbassò gli occhi, intimorito, «il pensiero di te immobile, bianca, fredda... di non vederti più avvampare di rossore, di non poter più cogliere la scintilla nel tuo sguardo quando capisci che ti sto prendendo in giro... non sarei in grado di sopportarlo». Mi fissò con i suoi occhi meravigliosi e angosciati. «Ora sei la cosa più importante per me. La cosa più importante di tutta la mia vita».
*"Hai detto che mi amavi" <br /> "Lo sapevi già" dissi, chinando la testa <br /> "Però è stato bello sentirlo" Affondai la faccia nella sua spalla <br /> "Ti amo", sussurrai <br /> "Tu sei la mia vita adesso"
*'''Isabella''': «Ti vedrò spesso? Starai qui spesso, davvero?» <br /> '''Edward''': «Per tutto il tempo che vuoi.» <br /> '''Isabella''': «Attento, perché ti vorrò sempre. Per sempre.»
 
*Se fossi capace di sognare, sognerei te. E non me ne vergogno.
 
*«Isabella». Pronunciò il mio nome completo con attenzione; poi, con la mano libera, giocò con i miei capelli, scompigliandoli. Quel contatto così casuale mi scatenò una tempesta dentro. «Bella, arriverei a odiare me stesso, se dovessi farti del male. Non hai idea di che tormento sia stato», abbassò gli occhi, intimorito, «il pensiero di te immobile, bianca, fredda... di non vederti più avvampare di rossore, di non poter più cogliere la scintilla nel tuo sguardo quando capisci che ti sto prendendo in giro... non sarei in grado di sopportarlo». Mi fissò con i suoi occhi meravigliosi e angosciati. «Ora sei la cosa più importante per me. La cosa più importante di tutta la mia vita».
 
*«Ti vedrò spesso? Starai qui spesso, davvero?» <br /> «Per tutto il tempo che vuoi.» <br /> «Attento, perché ti vorrò sempre. Per sempre.»
 
*«Ho pensato che se proprio devo andare all'inferno, tanto vale andarci in grande stile» (Edward Cullen)
* Se la vita ti offre un sogno che supera qualsiasi tua aspettativa, non è giusto lamentarsi perché alla fine si conclude. (Isabella, voce narrante)
 
*"'''Bella''': Stammi a sentire. Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, senza eccezioni. Non ti basta?" <br /> "'''Edward''':Si, mi basta", rispose, [...]"Per sempre".
* Se la vita ti offre un sogno che supera qualsiasi tua aspettativa, non è giusto lamentarsi perché alla fine si conclude.
*{{NDR|Isabella ad Edward, discutendo sulla capacità momentanea di lei di guidare}} «Pensi che sia ubriaca?» <br/> «Sei intossicata dalla mia presenza.» Riecco quel ghigno malizioso. <br/> «Non ti posso dare torto.»<br>
* Non mi sembrava più di affogare, ora camminavo sulle acque.
 
* Il suo sarcasmo era velenoso.
 
*"Stammi a sentire. Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, senza eccezioni. Non ti basta?" <br /> "Si, mi basta", rispose, "Per sempre".
 
*«Pensi che sia ubriaca?» <br/> «Sei intossicata dalla mia presenza.» Riecco quel ghigno malizioso. <br/> «Non ti posso dare torto.»<br>
 
*«Benvenuta, Bella». Carlisle mi venne incontro a passi misurati, attenti. Mi offrì una mano, e feci un passo avanti per stringerla. «E' un piacere rivederla, dottor Cullen»<br>«Chiamami pure Carlisle».<br>«Carlisle».
 
*«Ma il branco che giunse nel nostro territorio all'epoca del mio bisnonno era diverso. Non cacciavano come gli altri membri della loro specie, non erano pericolosi per la tribù. Perciò il mio avo stipulò una tregua. Se loro avessero promesso di stare lontani dalla nostra terra, noi li avremmo protetti dai visi pallidi». (Jacob Black)
 
==''New Moon''==
 
*A volte la lealtà è una zavorra pesante.
 
*Chi [[amore|ama]] ha il potere di distruggere. E io ero stata distrutta, sbriciolata.
 
*Il [[tempo]] passa. Anche quando sembra impossibile. Anche quando il rintocco di ogni secondo fa male come il sangue che pulsa nelle ferite. Passa in maniera disuguale, tra strani scarti e bonacce prolungate, ma passa. Persino per me.
 
*L'amore è irrazionale, più ami qualcuno, più perdi il senso delle cose.
*{{NDR|Edward e Isabella parlando della trasformazione di lei in vampira}}"Lasciamo perdere i limiti temporali se vuoi che sia a compiere il gesto, lo farò ma ad una condizione"<br />"Quale?"<br /> il suo sguardo era prudente. Parlò lentamente. " prima sposami" <br /> "E dai ho soltanto 18 anni!" <br /> "Beh, io quasi 110, è ora che metta la testa a posto."
 
*"[...]Ti ho amata sempre e sempre ti amerò. Ho pensato a te, visto il tuo volto nei ricordi, durante ogni minuto di lontananza. Dirti che non ti volevo più è stata una terribile bestemmia." (Edward Cullen)
*"Lasciamo perdere i limiti temporali se vuoi che sia a compiere il gesto, lo farò ma ad una condizione"<br />"Quale?"<br /> il suo sguardo era prudente. Parlò lentamente. " prima sposami" <br /> "E dai ho soltanto 18 anni!" <br /> "bè, io quasi 110, è ora che metta la testa a posto."
*"[...]Prima di te, Bella, la mia vita era una notte senza luna. Molto buia, ma con qualche stella: punti di luce e razionalità... Poi hai attraversato il cielo come una meteora. All'improvviso, tutto ha preso fuoco: c'era luce, c'era bellezza. Quando sei sparita, la meteora è scomparsa dietro l' orizzonte e il buio è tornato. Non era cambiato nulla, ma i miei occhi erano rimasti accecati. Non vedevo più le stelle. Niente aveva più senso.[...]" (Edward Cullen)
 
*{{NDR|Isabella voce narrante, parlando di Edward}} C'era una sola cosa alla quale dovevo credere se volevo continuare a vivere: la certezza della sua esistenza. Per me era tutto. Al resto avrei saputo resistere. A patto che lui fosse ancora vivo e reale.
*Ti ho amata sempre e sempre ti amerò. Ho pensato a te, visto il tuo volto nei ricordi, durante ogni minuto di lontananza. Dirti che non ti volevo più è stata una terribile bestemmia. (Edward)
*{{NDR|Isabella voce narrante, parlando di Edward Cullen}} Il legame che ci univa era più forte della distanza, dell'assenza e del tempo. Poco importava che fosse più speciale, bello, brillante o perfetto di me, ormai anche lui era coinvolto e condizionato in modo irreversibile. Era destinato a essere mio, per sempre, come io appartenevo a lui.
 
*'''Jacob''': "Ti piaccio, vero?" <br /> '''Isabella''': "Si, lo sai anche tu." <br /> '''Jacob''': {{NDR|Riferendosi a Mike Newton, nel bagno a rimettere}} "Più di quel pagliaccio che sta vomitando l'anima là dietro?" <br /> '''Isabella''': "Si." <br /> '''Jacob''': "Più di tutti i ragazzi che conosci?" <br /> '''Isabella''': "Anche più di tutte le ragazze." <br /> '''Jacob''': "Ma non c'è altro." <br /> '''Isabella''': "Si" <br /> '''Jacob''': "Va bene così, sai. Mi basta sapere che ti piaccio più di tutti. E che pensi che io sia, come dire, bello. Sono pronto a perseguitarti per sempre."
*Prima di te, Bella, la mia vita era una notte senza luna. Molto buia, ma con qualche stella: punti di luce e razionalità... Poi hai attraversato il cielo come una meteora. All'improvviso, tutto ha preso fuoco: c'era luce, c'era bellezza. Quando sei sparita, la meteora è scomparsa dietro l' orizzonte e il buio è tornato. Non era cambiato nulla, ma i miei occhi erano rimasti accecati. Non vedevo più le stelle. Niente aveva più senso.
 
*C'era una sola cosa alla quale dovevo credere se volevo continuare a vivere: la certezza della sua esistenza. Per me era tutto. Al resto avrei saputo resistere. A patto che lui fosse ancora vivo e reale.
 
*Il legame che ci univa era più forte della distanza, dell'assenza e del tempo. Poco importava che fosse più speciale, bello, brillante o perfetto di me, ormai anche lui era coinvolto e condizionato in modo irreversibile. Era destinato a essere mio, per sempre, come io appartenevo a lui.
 
*"Ti piaccio, vero?" <br /> "Si, lo sai anche tu." <br /> "Più di quel pagliaccio che sta vomitando l'anima là dietro?" <br /> "Si." <br /> "Più di tutti i ragazzi che conosci?" <br /> "Anche più di tutte le ragazze." <br /> "Ma non c'è altro." <br /> "Si" <br /> "Va bene così, sai. Mi basta sapere che ti piaccio più di tutti. E che pensi che io sia, come dire, bello. Sono pronto a perseguitarti per sempre."
 
*Ricordare era vietato, dimenticare mi faceva paura; era un confine difficile da attraversare.
 
*Avevo dimenticato cosa fosse la vera felicità. La felicità. Rendeva sopportabile persino la morte.
 
*Tra il dolore e il nulla, avevo scelto il nulla.
* {{NDR|Isabella, voce narrante, parlando della voce di Edward}} Quella voce l'avrei riconosciuta ovunque; la riconoscevo sempre con emozione, che fossi sveglia, addormentata... persino da morta. La voce per cui ero disposta a camminare nel fuoco, oppure, senza esagerare, a sguazzara una vita intera sotto un'interminabile pioggia fredda.
 
*Quella voce l'avrei riconosciuta ovunque; la riconoscevo sempre con emozione, che fossi sveglia, addormentata... persino da morta. La voce per cui ero disposta a camminare nel fuoco, oppure, senza esagerare, a sguazzara una vita intera sotto un'interminabile pioggia fredda.
 
*Anziché spostarmi, continuai a pensare a Giulietta. Chissà cosa avrebbe fatto se ad allontanare Romeo da lei non fosse stato il divieto dei genitori, ma un semplice calo di interesse. E se poi Rosalina gli si fosse concessa facendogli cambiare idea? Cosa sarebbe accaduto se fosse sparito, anziché sposare Giulietta? In cuor mio sapevo come si sarebbe sentita. Non sarebbe tornata alla sua vecchia vita, non del tutto. Di certo non si sarebbe lasciata il passato alle spalle. Anche se fosse sopravvissuta fino a diventare vecchia e grigia, le sarebbe bastato chiudere gli occhi per rivedere il volto di Romeo. Prima o poi se ne sarebbe fatta una ragione. Chissà forse alla fine avrebbe sposato Paride, tanto per placare i suoi e non creare scompiglio. No, probabilmente no. Del resto, di Paride si sapeva molto poco. Era soltanto un personaggio di contorno – un surrogato, una minaccia, una scadenza fissata per forzarle la mano. E se Paride fosse stato qualcosa di più? Un amico? Il migliore amico di Giulietta? Se fosse stato l'unico a cui la giovane avesse svelato la devastante storia con Romeo? L'unica persona che la capisse davvero, che la facesse sentire quasi un essere umano? Se fosse stato paziente e gentile? Se si fosse preso cura di lei? Che ne sarebbe stato, se Giulietta avesse capito di non poter sopravvivere senza di lui? Se fosse stato davvero innamorato di lei, desideroso di farla felice? E.. se Giulietta si fosse innamorata di Paride? Non come di Romeo. Niente a che vedere, certo. Ma abbastanza per desiderare che anche lui fosse felice? Se Romeo se ne fosse andato per non tornare mai più, sarebbe importato qualcosa che Giulietta accettasse l'offerta di Paride? Forse sarebbe stato meglio per lei ricucire i brandelli di vita che si era lasciata alle spalle. Forse, così avrebbe raggiunto quel poco di felicità che le era ancora concessa. Forse stavo esagerando con le mie riflessioni. Era impossibile che Romeo cambiasse idea. Ecco perché la gente ricordava i loro nomi sempre uniti : Romeo e Giulietta. Ecco perché era una gran bella storia. Giulietta si accontenta di Paride non avrebbe mai sfondato..
 
*Dopotutto, quante lacerazioni può sopportare un cuore prima che smetta di battere? Nei giorni precedenti avevo incassato colpi mortali, e non mi avevano rafforzata. Anzi, mi sentivo orribilmente fragile, come se bastasse una parola a sbriciolarmi. (p. 390)
*Mi sentivo una luna solitaria - dopo che il mio pianeta era stato distrutto da un cataclisma - che si ostinava a girare attorno ad uno spazio vuoto, facendosi beffe della gravità.
 
*Mi sentivo una luna solitaria-dopo che il mio pianeta era stato distrutto da un cataclisma-che si ostinava a girare attorno ad uno spazio vuoto, facendosi beffe della gravità.
 
*Di tanto in tanto, mentre parlava con Alice, Edward si chinava su di me e mi baciava. Le sue labbra liscie come il vetro mi sfioravano i capelli, la fronte, la punta del naso. Ogni volta risvegliava il mio cuore assopito con una scossa elettrica. L'eco dei suoi battiti si perdeva nella stanza. Era il paradiso... ma al centro esatto dell'inferno. (p. 387)
*{{NDR|Edward e Bella}} "Ciò che provo per te non cambierà mai... certo che ti amo, e tu non puoi farci niente!"<br/>"Non avevo bisogno di sentire altro". A quel punto sentii la sua bocca sulla mia e mi arresi. E non perché fosse mille volte più forte di me. La mia volontà si sbriciolò nell'istante preciso del contatto. Il bacio non fu affatto prudente come a quelli che ricordavo, ma andava benissimo così. Se proprio dovevo perdere un altro brandello di me stessa, meglio esagerare. Perciò restituii il bacio, mentre il cuore scandiva un ritmo spezzato e disordinato, il respiro si trasformava in affanno, e le dita cercavano ingorde il suo viso. Sentivo il suo corpo marmoreo aderire al mio ed ero felice che non mi avesse ascoltata: non c'era dolore al mondo per cui valesse la pena di rinunciare a quell'istante. Le nostre mani riprendevano confidenza con il viso dell'altro e nei brevi istanti in cui le labbra si separavano, lui sussurrava il mio nome.
 
*{{NDR|Edward ed Isabella, parlando dell'effetto della vampirizzazione sull'anima}} "Sei impaziente di essere dannata per l'eternità"<br/>"Non ci credi neanche tu, è inutile fingere." Mi guardò torvo, pronto a ribattere, ma io fui più veloce di lui. "Se fossi stato convinto d'aver perso l'anima, quando ti ho ritrovato a Volterra avresti capito cosa stava accadendo anziché ritenerci morti entrambi. Invece no, hai detto 'Straordinario. Carlisle aveva ragione'" esclamai trionfante. "Dopotutto dentro te c'è un filo di speranza".<br/> Per una volta fui io a lasciarlo senza parole. <br/> "Perciò questa speranza conserviamola entrambi. Non che m'importi granché.Se ci sei tu non ho bisogno del paradiso". (Bella e Edward)
*"Ciò che provo per te non cambierà mai... certo che ti amo, e tu non puoi farci niente!"<br/>"Non avevo bisogno di sentire altro".A quel punto sentii la sua bocca sulla mia e mi arresi. E non perché fosse mille volte più forte di me. La mia volontà si sbriciolò nell'istante preciso del contatto. Il bacio non fu affatto prudente come a quelli che ricordavo, ma andava benissimo così. Se proprio dovevo perdere un altro brandello di me stessa, meglio esagerare. Perciò restituii il bacio, mentre il cuore scandiva un ritmo spezzato e disordinato, il respiro si trasformava in affanno, e le dita cercavano ingorde il suo viso. Sentivo il suo corpo marmoreo aderire al mio ed ero felice che non mi avesse ascoltata: non c'era dolore al mondo per cui valesse la pena di rinunciare a quell'istante. Le nostre mani riprendevano confidenza con il viso dell'altro e nei brevi istanti in cui le labbra si separavano, lui sussurrava il mio nome.
*{{NDR|Edward e Isabella}} "Pensi che migliorerò mai", chiesi più a me stessa che a lui.<br>"Che un giorno il mio cuore la smetterà di cercare di uscirmi dal petto ogni volta che mi sfiori?".<br>"Spero proprio di no", mi rispose vagamente compiciuto.<br>Alzai gli occhi al cielo. "Adesso andiamo a vedere i Capuleti e i Montecchi che si fanno a pezzi, d'accordo?".
 
*"Sei impaziente di essere dannata per l'eternità"<br/>"Non ci credi neanche tu, è inutile fingere."Mi guardò torvo, pronto a ribattere, ma io fui più veloce di lui."Se fossi stato convinto d'aver perso l'anima, quando ti ho ritrovato a Volterra avresti capito cosa stava accadendo anziché ritenerci morti entrambi. Invece no, hai detto 'Straordinario. Carlisle aveva ragione'"esclamai trionfante."Dopotutto dentro te c'è un filo di speranza".<br/>Per una volta fui io a lasciarlo senza parole.<br/>"Perciò questa speranza conserviamola entrambi. Non che m'importi granché.Se ci sei tu non ho bisogno del paradiso". (Bella e Edward)
 
*"Pensi che migliorerò mai", chiesi più a me stessa che a lui.<br>"Che un giorno il mio cuore la smetterà di cercare di uscirmi dal petto ogni volta che mi sfiori?".<br>"Spero proprio di no", mi rispose vagamente compiciuto.<br>Alzai gli occhi al cielo. "Adesso andiamo a vedere i Capuleti e i Montecchi che si fanno a pezzi, d'accordo?".
 
==''Eclipse''==
 
*{{NDR|Edward a Isabella, chiedendole di sposarlo}}«Isabella Swan?» Mi guardò da dietro quelle ciglia incredibilmente lunghe, con occhi dorati, dolci e al tempo stesso ardenti. «Prometto di amarti per sempre, ogni singolo giorno, per l'eternità. Mi vuoi sposare?» Avrei voluto dire un sacco di cose, alcune niente affatto belle, altre vergognosamente sdolcinate e romantiche, che forse nemmeno nei suoi sogni mi aveva mai sentito dire. Eppure, invece di sentirmi in imbarazzo, sussurrai: «Si». (Edward Cullen e Isabella Swan)
 
*{{NDR|Isabella voce narrante, parlando di Edward}} Di fronte a lui non avrei mai ammesso quanto fosse dura per me quando non c'era, quanto in fretta si risvegliassero gli incubi dell'abbandono. Se glielo avessi detto lo avrei intimorito, terrorizzato, e si sarebbe rifiutato di allontanarsi persino di fronte ai motivi più stringenti. Sarebbe stato come all'inizio subito dopo il ritorno dall'Italia. I suoi occhi dorati erano diventati scuri e aveva sofferto la sete più del necessario. Per questo avevo deciso di fare la coraggiosa e lo cacciavo di casa ogni volta che Emmett e Jasper volevano partire.<br />Eppure credo che avesse capito come stavo. Un po'. Quella mattina c'era un biglietto sul mio cuscino:<br />''Tornerò talmente presto che non avrai neanche il tempo di sentire la mia mancanza.<br /> Prenditi cura del mio cuore, te l'ho lasciato''.
 
*'''Isabella''':«Tu sei libero di andare dove ti pare», precisai.<br /> '''Edward''': «Il resto del mondo non mi interessa, se non ci sei tu». (Isabella Swan e Edward Cullen)
 
*{{NDR|Edward a Isabella}}«Hai idea di quanto importante tu sia per me? Riesci a renderti conto di quanto ti amo?». Mi strinse più forte contro il suo petto marmoreo e accolse la mia testa sotto il mento.<br />Sfiorai con le labbra il suo collo freddo come la neve. «Mi rendo conto del mio amore per te», risposi.<br />«È come paragonare un alberello a un'intera foresta».<br />Alzai gli occhi al cielo, senza che Edward potesse vedermi.<br />«Impossibile». (Isabella Swan e Edward Cullen)
 
*«Non trovo le parole giuste per dirtelo», rispose Edward, cupo. «Ti sembrerà crudele, temo. Ma ho rischiato già troppe volte di perderti. So quanto pesa la certezza di non averti più. Non intendo tollerare alcun comportamento pericoloso». (Edward Cullen)
 
* {{NDR|Edward a Isabella, parlando della sua dipartita in New Moon}}«Non mi perdonerò mai di averti abbandonata», sussurrò. «Nemmeno se vivrò altri mille anni.»<br />Avvicinai una mano al suo viso e attesi finché non lo vidi sospirare e aprire gli occhi.<br />«Hai soltanto cercato di prendere la decisione migliore. E sono certa che avrebbe funzionato, con qualcuno meno pazzo di me. Ma adesso sei qui. Solo questo conta». (Isabella Swan e Edward Cullen)
 
*{{NDR|Edward Cullen a Isabella Swan}} «Se fosse possibile imbottigliare la tua sfortuna, avremmo tra le mani un'arma di distruzione di massa». (Edward Cullen a Isabella Swan)
 
*"«Dormi, mia Bella. Fai tanti bei sogni. Tu sei l'unica ad avermi mai preso il cuore. Sarà per sempre tuo. Dormi, mio unico amore."» (Edward Cullen)
 
*'''Isabella''':«Ti odio, Jacob Black».
'''Jacob''': «Mi piace. L'odio è un'emozione forte, passionale».
'''Isabella''':«Te la faccio vedere io la passione», borbottai tra i denti[...] «L'assassinio è il crimine passionale per antonomasia».(Isabella Swan e Jacob Black)
 
*'''Edward''':«Sai, Jacob, se non fosse che siamo nemici giurati e che ti piacerebbe rubarmi la mia unica ragione di vita, penso che mi andresti a genio.»<br/> '''Jacob''': «Forse, se non fossi un vampiro disgustoso che ha in programma di succhiare la vita alla ragazza che amo... be', no, nemmeno in quel caso.» (Edward Cullen e Jacob Black)
 
*{{NDR|Isabella voce narrante, parlando di un bacio dato prima della battaglia finale}} Il cervello si scollegò dal corpo e mi ritrovai a baciare Jake. Contro ogni logica, le mie labbra si muovevano assieme alle sue in una maniera strana e incomprensibile, mai sperimentata prima – perché con Jacob non dovevo stare attenta, e di certo lui non doveva esserlo con me. Strinsi le dita tra i suoi capelli, ma stavolta per avvicinarlo a me. Era ovunque. Il sole abbagliante inondò di rosso i miei occhi ed era il colore giusto, con tutto quel caldo. Il caldo era ovunque. Non vedevo, non sentivo, non provavo nient'altro che non fosse Jacob. L'unico frammento di cervello che manteneva un po' di lucidità mi urlava domande. Perché non la smettevo? E, peggio ancora, perché non trovavo in me stessa nemmeno il desiderio di smettere? Non volevo che si fermasse: perché? Perché le mie mani gli stringevano le spalle ed erano felici di sentirle larghe e forti? Di sentire anche le sue mani sul mio corpo, e di desiderare che stringessero ancora di più? Domande stupide, perché la risposta era chiara: avevo mentito a me stessa. Aveva ragione Jacob. L'aveva sempre avuta. Era più di un semplice amico. Ecco perché non riuscivo a dirgli addio: ero innamorata di lui. Sì. Lo amavo, più di quanto avrei dovuto, e tuttavia non abbastanza. Ero innamorata di lui, ma ciò non bastava a cambiare nulla; era soltanto sufficiente a ferirci entrambi. A ferirlo, peggio di quanto avessi mai fatto. E, più di tutto, una cosa avevo a cuore: la sua sofferenza. Io meritavo ampliamente di patire ogni conseguenza della situazione. Speravo di stare male. Speravo di soffrire davvero. In quel momento era come se fossimo un'unica persona. Il suo tormento era sempre stato e sarebbe sempre stato anche mio ma, ora, la sua gioia era la mia. Anch'io ne provavo, eppure nella sua felicità coglievo un velo di sofferenza. Era quasi tangibile e mi bruciava sulla pelle come acido, in una lenta tortura. Per un secondo breve ma infinito, vidi una stanza diversa srotolarsi al di là delle palpebre che sigillavano i miei occhi inondati di lacrime. Come se guardassi attraverso il filtro dei pensieri di Jacob, capii, con esattezza a cosa avrei rinunciato, cos'avrei perso malgrado la mia nuova consapevolezza di me stessa. Vedevo Charlie e Renée confusi in uno strano collage insieme a Billy, Sam a La Push. Vedevo gli anni passare, e il loro passaggio significava qualcosa, mi cambiava. Mi vedevo assistita e protetta, nel bisogno, dall'enorme lupo rossiccio e marrone che amavo. Per un minuscolo frammento di quel secondo vidi le teste ciondolanti di due bambinetti con i capelli neri che giocavano a rincorresi nella foresta tanto familiare. Quando sparirono, portarono con sé il resto della visione. Poi, distintamente, sentii aprirsi una crepa nel mio cuore, mentre un suo minuscolo frammento si staccava da tutto il resto. Le labbra di Jacob si fermarono prima delle mie. Aprii gli occhi e lo trovai che mi fissava meravigliato e festoso. <br /> «Devo andare», sussurrò. <br /> «No». <br /> Sorrise, lieto della mia risposta. «Torno presto», promise. «Prima, però, una cosa...» Riprese a baciarmi e non c'era più ragione di resistere. Perché mai? Stavolta era diverso. Sentivo le sue mani lievi sul mio volto, le labbra calde e delicate, sorprendentemente timide. Fu breve, e tanto, tanto dolce. Mi avvolse tra le sue braccia e mi cullò stretta mentre mi sussurrava all'orecchio. </br> «Questo doveva essere il nostro primo bacio. Meglio tardi che mai.» Contro il suo petto, dove non poteva vedere, le mie lacrime si addensarono e scesero. (IsabellaSwan e Jacob Black)
 
*'''Jacob''':«È come una droga per te, Bella. Ormai ho capito che senza di lui non puoi vivere. È troppo tardi. Ma io sarei stato una scelta più sana. Non una droga: io sarei stato l'aria, il sole» <br /> '''Isabella''': «Anch'io ne ero convinta, sai. Eri come un sole. Il mio sole personale. Il rimedio migliore alle nuvole» <br /> '''Jacob''': «Con le nuvole posso farcela. Ma non posso cavarmela contro un'eclissi» (Jacob Black e Isabella Swn)
 
*{{NDR|Isabella a Jacob}} «La cosa peggiore è che ho visto tutta... la nostra vita assieme. E la desidero, Jake, la desidero più di ogni cosa. Vorrei restare qui e non andarmene mai più. Vorrei amarti e renderti felice. Ma non posso, e mi sento morire.» (Isabella Swan)
 
*{{NDR|Jacob Black, voce narrante}} Perso in quel silenzio, non sarei tornato mai più. Altri prima di me avevano preferito questa forma all'altra. Forse, se fossi fuggito abbastanza lontano, non sarei più stato costretto a sentire... Accelterai il ritmo della corsa per fuggire a Jacob Black. (Jacob Black)
 
*'''Edward''': «Grazie. Ti suonerà strano, forse, ma sono lieto che tu sia qui, Jacob.» <br /> '''Jacob''': «Intendi 'non sai quanto mi piacerebbe ucciderti, ma sono felice che lei stia al caldo', vero?» (Edward Cullen e Jacob Black)
 
*«Ti va di ascoltare la mia storia, Bella? Non ha un lieto fine... Del resto, quale fra le nostre storie ce l'ha? Se ci fosse stato un lieto fine, a quest'ora saremmo tutti sottoterra.» (Rosalie Cullen)
 
*'''Isabella''': «A te quando credi succederà?» <br /> '''Jacob''': «Mai.» <br /> '''Isabella''': «È un istinto incontrollabile o no?» <br /> '''Jacob''': «In teoria, no. Tutto sta nel 'vederla', colei che ti dovrebbe essere destinata.» <br /> '''Isabella''': «E tu pensi che non esista perché non l'hai ancora vista? Jacob, tu hai visto ancora pochissimo del mondo. Persino meno di me.» <br /> '''Jacob''': «Sì, è vero. Ma non vedrò mai nessun'altra, Bella. Io vedo soltanto te. Anche quando chiudo gli occhi e provo a pensare a qualcos'altro. Chiedi a Quil o Embry. Li sto facendo impazzire» (Isabella Swan e Jacob Black)
 
*«Bella, sono innamorato di te. Bella, ti amo. E voglio che tu scelga me invece che lui.» (Jacob Black)
 
* '''Jacob''': «Quando se n'è andato hai sprecato tutte le tue energie per non dimenticarlo. Potresti essere felice se lasciassi perdere. Potresti essere felice con me» <br /> '''Isabella''': «Non voglio essere felice con nessun altro. Solo con lui.» (Jacob Black e Isabella Swan)
 
*«Le cause perse sono la mia passione.» (Jacob Black)
 
*E rimise l'anello al suo posto, sull'anulare della mia mano sinistra. Dove sarebbe rimasto... probabilmente per l'eternità.
 
*Esiste qualcosa capace di eclissare un anima gemella? (Isabella Swan)
 
*«Ti amo, ti voglio, adesso.» (Edward Cullen)
*'''Isabella''': «Insomma, questo è quanto. Non andremo a letto insieme finché non ci saremo sposati»<br/>'''Edward''': «Tecnicamente, i vampiri non hanno bisogno né di dormire, né di letti»(Edward Cullen e Isabella Swan)
*{{NDR|A Edward}}«Jacob è uno di famiglia. Tu sei... bè, non esattamente l'amore della mia vita, perché mi aspetto di amarti molto più a lungo. Sei l'amore della mia esistenza. E non mi interessa se uno è un licantropo e l'altro un vampiro. Se mai scopriremo che Angela è una strega, si unirà alla festa anche lei.» (Isabella Swan)
*{{NDR|Edward a Isabella}}«Comunque, hai ragione. Questo casco ha i suoi svantaggi.» <br> E me lo tolse per potermi baciare.
 
* '''Isabella''': {{NDR|Parlando della sua vita da vampira}}«Quanto sarò forte, io?» <br />
*«Insomma, questo è quanto. Non andremo a letto insieme finché non ci saremo sposati»<br/>«Tecnicamente, i vampiri non hanno bisogno né di dormire, né di letti»(Edward Cullen e Isabella Swan)
'''Edward''': «Più di me.» <br />
 
'''Isabella''': «Anche più di Emmett?» <br />
*«Jacob è uno di famiglia. Tu sei... bè, non esattamente l'amore della mia vita, perché mi aspetto di amarti molto più a lungo. Sei l'amore della mia esistenza. E non mi interessa se uno è un licantropo e l'altro un vampiro. Se mai scopriremo che Angela è una strega, si unirà alla festa anche lei.» (Isabella Swan)
'''Edward''':«Certo. Fammi un favore, sfidalo a braccio di ferro. Sarebbe una bella esperienza per lui.»
 
*«Comunque, hai ragione. Questo casco ha i suoi svantaggi.» <br> E me lo tolse per potermi baciare.
 
*«Quanto sarò forte, io?» <br />Sorrise. «Più di me.» <br />«Anche più di Emmett?» <br />Il sorriso si allargò. «Certo. Fammi un favore, sfidalo a braccio di ferro. Sarebbe una bella esperienza per lui.» (Isabella Swan e Edward Cullen)
 
*«Pensa che le mie traduzioni lascino un po' a desiderare. In realtà ha pensato: "Che cazzata. CosacCosa c'è da preoccuparsi?" Ho adattato le sue parole perché mi erano sembrate volgari.» (Edward Cullen)
 
* '''Edward:'''«Tu non hai ucciso nessuno.» <br> '''Isabella:'''«Che tu sappia...» borbottai. (Edward Cullen e Isabella Swan)
 
==''Breaking Dawn''==
*Abbozzai un sorriso, sollevai la mano libera - che non tremava più - e la posai sul suo cuore. Il suo respiro si fece più agitato."Ho promesso che ci avremmo provato", sussurrò, improvisamente nervoso. " Se... se faccio qualcosa che non va, se ti faccio male, dimmelo subito". Annuii con espressione seria. Mi avvicinai fra le onde fino a posare il capo sul suo petto. "Non temere, mormorai. "Noi ci apparteniamo". Le sue braccia mi avvolsero stringendomi a lui, estate e inverno. "Per sempre" , aggiunse Edward e mi trascinò con dolcezza verso acque più profonde. (p. 87)