Friedrich Glauser: differenze tra le versioni
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[[Immagine:GrabFGlauser.JPG|thumb|lato=right|210px|La tomba di Friedrich Glauser a Zurigo]]
'''Friedrich Glauser''' (1896
==''Il grafico della febbre''==
===[[Incipit]]===
- Leggi qui!
"Il giovane jakoboli saluta il vecchi jakob hedy", decifrò il commissario, quando giunse sotto la tremolante luce a gas. Sebbene Madelin avesse lavorato anni prima alla Sûreté di [[Strasburgo]] e il tedesco non gli fosse del tutto ignoto, faceva fatica a capire il senso della frase. Così domandò:</br>
- Cosa significa Stüdere?</br>
- Sono nonno
===[[Explicit]]===
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==''Il regno di Matto''==
===[[Incipit]]===
E così fu svegliato dallo squillo del telefono alle cinque del mattino, quando tutti dormono. Era il comandante della [[polizia]] cantonale, e lui si presentò come di dovere: sergente Studer. Era ancora a letto, naturalmente, gli spettavano almeno due ore di sonno. Ed ecco che gli venivano a raccontare una storia difficile da capire con la mente ancora addormentata. Per questo era costretto a interrompere di tanto in tanto il racconto del superiore con " come? " e " cosa? "
===Citazioni===
*Cosa non inventano gli uomini! Ci sono consulenti matrimoniali, psicologi con una posizione sicura, psicoterapisti, assistenti sociali; hanno costruito istituti per alcoolizzati, istituti di educazione, case di riposo... E tutto questo viene gestito con zelo da burocrati... Ma con zelo ancora maggiore e meno burocrazia si fabbricano bombe a gas, incrociatori corazzati, mitragliatrici... Per annientarsi a vicenda... Un problema scottante, quello del [[progresso]]. Si nutrono sentimenti umanitari, col pensiero recondito di togliersi reciprocamente di mezzo il più presto possibile... (p. 152)
*
{{NDR|Friedrich Glauser, ''Il regno di Matto'' (''Matto regiert''), traduzione di Gabriella de' Grandi, Sellerio, 1988.}}
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===''Krock & Co.''===
Perché si era arreso? Perché aveva lasciato fare a moglie e figlia? Adesso eccolo lì, forse avrebbe dovuto assumersene la responsabilità, perché aveva agito di propria iniziativa e il corpo non era rimasto nel giardinetto dietro casa, là dove lo avevano trovato...</br>
Il morto giaceva sul tavolo tirato a lucido nello scantinato dell'albergo 'Al cervo', e sul legno chiaro serpeggiava un sottile filo di sangue. Le gocce cadevano lentamente sull'impiantito di cemento
Il morto: un giovane altissimo, magrissimo, vestito con una polo blu scuro, dalle cui maniche corte sbucavano le braccia lunghe e coperte di peli biondi, mentre le gambe calzavano pantaloni di flanella grigio chiaro.
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===''Il Cinese''===
Studer spense il motore, scese dalla motocicletta e si meravigliò dell'improvviso silenzio che lo assediava da ogni parte. Dalla nebbia infeltrita, gialla e untuosa come lana sporca emersero dei muri, brillarono le tegole rosse di una casa. Poi un raggio di sole ruppe la foschia e colpì un'insegna rotonda: splendette come oro
{{NDR|Friedrich Glauser, ''Il Cinese'' (''Der Chinese''), traduzione di Gabriella de' Grandi, Sellerio, 1988.}}
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