Federico Caffè: differenze tra le versioni

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*Ma, in verità, senza affrontare livelli più approfonditi di indagine, il semplice buon senso dovrebbe far comprendere che, in un mondo e in una economia di oligopoli, la borsa non può che esserne il riflesso. Cercarvi, quindi, un vigore e una funzionalità di tipo concorreziale costituisce una contraddizione in termini. (15 luglio 1981: p. 58)
*Nessun male sociale può superare la frustrazione e la disgregazione che la disoccupazione arreca alle collettività umane. (15 ottobre 1981: p. 65)
*Il [[riformismo|riformista]] è ben consapevole di essere costantemente deriso da chi prospetta future palingenesi, soprattutto per il fatto che queste sono vaghe, dai contorni indefiniti e si riassumono, generalmente, in una formula che non si sa bene cosa voglia dire, ma che ha il pregio di un magico effetto di richiamo. (29 gennaio 1982: p. 81)
*E la burocrazia tradizionale ha bisogno non di profeti dello «sfascio», ma di artefici della tempra di un Riccardo Bianchi o di un Meuccio Ruini, creatori o ricostruttori di apparati efficienti, in quanto non ignoravano che il primo dovere di chi amministra, nei confronti dei dipendenti, è di esserne il responsabile, non il denigratore. (12 gennaio 1984: p. 99)
*Il capitalismo maturo, al pari di quello originario, poggia su sofferenze umane non contabilizzate, ma non per questo meno frustranti e degradanti. (21 febbraio 1985: p. 106)