Jakob Wassermann: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m sistemo bibliografia
m Automa: Correzione punteggiatura e spazi
Riga 16:
===''Incipit''===
 
Quando in un tragico giorno dell'autunno 1929, Giuseppe Kerkhoven ebbe toccato il fondo della disperazione per aver scoperto che la sua diletta moglie lo aveva tradito col suo giovane allievo ed amico Etzel Andergast, nel quale egli riponeva la più assoluta fiducia, al primo momento non gli parve possibile di poter continuare la sua abituale esistenza.<br>La scossa era stata tanto più crudele perché, da parecchi anni, egli si credeva al riparo dai colpi del destino. Oppresso quotidianamentedall'infinita miseria umana, a poco a poco aveva dimenticato se stesso. Nel suo programma , non aveva preveduto che la sventura potesse un giorno colpirlo ed abbatterlo. La sorte era divenuta per lui una nozione astratta, e questa idea gli aveva ispirato un'incrollabile fermezza, incrollabile e illusoria, se n'era poi accorto; come se la privata disgrazia, le sofferenze personali, il dolore individuale per lui non fossero più esistiti. Dedicandosi corpo ed anima ai suoi malati, Kirkhoven si era estraniato da se stesso al punto di non essere più mosso se non da impulsi esteriori: Aveva guidato così a lungo il destino degli altri, da non sapere più che cosa si prova quando si cade sotto le ruote. Ed ecco che aveva l'occasione di riflettere alla differenza che c'è tra una ferita che si cura come medico e una piaga in cui scorre tutto il sangue del proprio cuore.
===Citazioni===
*[...] la maternità è un carcere in cui vien chiusa la donna perché sia al riparo dalle tentazioni. (p. 9)