Nathaniel Hawthorne: differenze tra le versioni

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*I bambini partecipano sempre, per istinto mimetico, al nervosismo di chi sta con loro; e in particolare avvertono sempre ogni turbamento o ogni sovversione imminente, di qualunque genere, nella situazione familiare. (p. 708)
*Gli uomini di intelligenza non comune che coltivano la morbosità possiedono questo occasionale potere di fare sforzi straordinari, i cui bruciano l'energia vitale di molti giorni, restano poi come morti per altrettanti giorni. (p. 720)
 
==''La casa dei sette abbaini''==
===Incipit===
L'ANTICA FAMIGLIA PYNCHEON<br>
In una delle nostre città della Nuova Inghilterra, a metà d'una strada secondaria, sorge una logora casa di legno con sette abbaini dalle cime aguzze che guardano diversi punti della bussola, e un fascio di grossi comignoli al centro. La strada è via Pyncheon; la casa è la vecchia Casa Pyncheon; e un olmo d'ampia circonferenza che vegeta davanti alla soglia, è familiare a ogni figlio della città col nome d'Olmo dei Pyncheon. Nelle mie visite occasionali al luogo suddetto, tralascio raramente d'imboccare Via Pyncheon, al fine di passar sotto l'ombra di queste due antichità: il grande olmo e l'edificio provato dall'intemperie.
 
{{NDR|Nathaniel Hawthorne, ''La casa dei sette abbaini'' , traduzione di Marcella Bonsanti, I Capolavori Sansoni, 1972.}}
 
==Bibliografia==
*Nathaniel Hawthorne, ''La lettera scarlatta'', in ''Opere scelte'', traduzione di Aldu Busi e Carmen Covito, Meridiani Mondadori, Milano 1994. ISBN 8804365536.
*Nathaniel Hawthorne, ''La casa dei sette abbaini'' , traduzione di Marcella Bonsanti, I Capolavori Sansoni, 1972
 
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