Nosferatu, il principe della notte: differenze tra le versioni
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*L'ambigua passione per il diverso di Werner Herzog ha offerto un Nosferatu cinematografico che si lamenta della propria longevità sostenendo che la morte «non è il peggio». Involontariamente, il Nosferatu di Herzog si ritrova corciano, in perfetto accordo con un celebre ''Soliloquio'' del filosofo italiano: «Malinconica e triste che possa sembrare la morte... il terribile sarebbe se l'uomo non potesse morire mai, chiuso nella carcere che è la vita».
*La virtù di Herzog è di riuscire ad innestare la tradizione vampirologica nella propria originale «visione del mondo». Nella simpatia-passione per il «diverso». Indubbiamente la proposta di Herzog è ambigua, oltre ogni scusabilità.
*Senza dubbio, il vampiro più ripugnante della storia del cinema. Eppure, dimostrando un
===[[Werner Herzog]]===
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