Mauro Forghieri: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Mauro Forghieri==
*Abbiamo fatto un po' di strada insieme e anche un po' di pista. Devo dire che tra tutti quelli che ho conosciuto dell'ambiente, piloti, progettisti, giornalisti, era forse quello di maggior carisma. Effettivamente è stato un grande innovatore. Da buon inventore e genio italiano spaziava in tutto lo scibile della tecnica. Era ammirevole come riuscisse ad intuire quanto fosse importante l'aerodinamica. Riusciva a progettare i motori, aveva capito l'importanza del turbo e aveva compreso addirittura che il mondo delle corse stava cambiando. In effetti, lo spostamento del motore dall'anteriore della macchina alla parte posteriore non veniva accettata dal grande Vecchio {{NDR|Enzo Ferrari}}. Quando lui me lo raccontava col sorriso, mi raccontava che il Vecchio gli aveva detto: "Mi scusi ingegnere, ma che cosa mi dice? Un motore dietro? Ma li ha mai visti lei i buoi che spingono il carro?". L'aveva accettata così come era, un'idea folgorante, perché faceva parte del buon senso, ma non se la sentiva di andargli addosso dicendogli che sbagliava tutto. Infatti, si è arrivati a mettere il motore dietro soltanto dopo un anno, perché Ferrari non si era convinto, così come non si era convinto del turbo. Forghieri lo diceva con grazia e dolcezza, soprattutto riuscendo a dire che il Vecchio apparteneva a un altro tempo, ma che aveva avuto grandi meriti nel riuscire a sviluppare il mito del Cavallino. Perciò lo assecondava in tante cose e lo guardava con tenerezza. Questo mi faceva divertire, perché faceva parte del suo carattere. Sul lavoro lo chiamavano Furia, perché aveva degli scatti improvvisi e voleva che le cose venissero fatte in un certo modo. Era perfezionista, però era di animo dolce, gentile, disposto a voler bene alla gente e le assecondava, soprattutto il vecchio Ferrari. [...] Tante volte non veniva nemmeno capito dal punto di vista tecnico da quelli che gli stavano intorno. Questo perché vedeva lontano e nessuno riusciva a seguirlo. ([[Ezio Zermiani]])
*È consuetudine associare il nome di Forghieri alla Formula 1, ma Mauro ha progettato vetture che sono state protagoniste in tutti i settori della competizione: dai Campionati Europei della Montagna, alle grandi gare di durata, alla Formula 2, e alle gare Gran Turismo da competizione. La versione finale della Ferrari GTO è frutto del suo lavoro. Forghieri ideava tutta la vettura, dal motore al cambio e al telaio. E di motori ne ha inventati tanti: 8 cilindri a 90°, 12 cilindri da 60 a 180 gradi, 6 cilindri e 12 cilindri sovralimentati. È senza alcun dubbio il progettista più prolifico, più versatile e più vittorioso della storia dell'automobilismo da competizione italiana. ([[Gian Paolo Dallara]])
*Era bravo, sì, ma a fare tutto: era questa la differenza. ([[Gian Paolo Dallara]])
*Era prima di tutto un amico e poi è stato un grande del Novecento, quello che ha vinto più titoli negli anni Sessanta, Settanta, Ottanta fino agli anni Novanta. Era un un grande tecnico, ma anche un grande personaggio come uomo e soprattutto come amico. [...] Era l'ultimo dei grandi che costruiva tutto, dal telaio al motore: era il babbo del dodici cilindri. È un personaggio di un'altra epoca che oggi non esiste più. ([[Gian Carlo Minardi]])
*Ha la delicatezza psicologica di una vipera. ([[Niki Lauda]])
*Il più bravo di tutti. Un genio allo stato puro. Okay, c’era Chapman, ma Colin di motore capiva poco. Invece Mauro sapeva fare tutto. Telai, assetti, propulsori. Anzi, più fu coinvolto nei motori, più la Ferrari divenne competitiva. Forghieri tra i tecnici era quello che Clark rappresentava tra i piloti. ([[Chris Amon]])
*La vita insieme a lui è semplicemente troppo difficile. ([[Niki Lauda]])
*Quando sono entrato in azienda, nel 1965, condividevo l'ufficio con il Cavalier Giberti, il primo dipendente della Ferrari, e Mauro Forghieri, che era stato assunto qualche anno prima, era nell’ufficio accanto. Ci separavano dieci anni di età e un vetro. Di fatto ci vedevamo tutto il giorno tutti i giorni. Forghieri metteva energia e passione in ogni sua attività. Aveva un carattere sanguigno e ricordo che in più di una di quelle interminabili riunioni di Gestione Sportiva, che iniziavano alla sera e finivano di notte, mi sono trovato a fare da mediatore tra lui e mio padre {{NDR|Enzo Ferrari}}. Ma so anche che mio padre apprezzava in lui l'instancabile voglia di fare, sapeva che dietro un suo eventuale errore c'era sempre e solo il tentativo di fare di più e meglio, di guardare avanti. È un pezzo della nostra storia che se ne va, un uomo che ha dato molto alla Ferrari e al mondo delle corse in assoluto. ([[Piero Lardi Ferrari]])
*Una delle figure più straordinarie nella nostra storia. Nominato a capo del team a 27 anni, con le sue intuizioni geniali è stato uno degli ultimi ingegneri totali del mondo dell'automobilismo. Mi è capitato di incontrarlo in varie occasioni e ogni volta è stata un'emozione speciale: il suo carisma è rimasto intatto nel tempo. Le sue idee rivoluzionarie, insieme al carattere acceso e alla capacità di essere un grande motivatore, gli hanno permesso di scrivere alcune delle pagine più significative della storia della Ferrari e alimentare come pochi altri il mito del Cavallino Rampante ([[Mattia Binotto]])
 
==Note==
<references />
 
==Altri progetti==