Gianna Beretta Molla: differenze tra le versioni

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*Fu una testimonianza preziosa di spiri­tualità coniugale e familiare, un autenti­co cammino di santità. ([[Carlo Maria Martini]])
*Le ''Lettere al marito'' di santa Gianna sono come una luce concessa in tempi difficili per riaffermare che il [[matrimonio]] è dono di [[grazia]], è via di un uomo e una donna che con il loro amore danno espressione e visibilità al'amore bello e straordinario di Dio. ([[Elio Guerriero]])
*Le prime tre gravidanze non sono state facili. Ma quando nel 1961 Gianna si scopre di nuovo incinta, fin dai primi controlli emerge la presenza di un grosso fibroma uterino di natura maligna. Viene asportato, ma le cure sono incompatibili con una gravidanza. Lei ormai è quasi al terzo mese e non ha esitazioni, vuole quel figlio. Lo ripete espressamente al marito, come in un testamento: nel caso sia necessario, scegliete lui.<br>Prega, tuttavia, di salvarsi per abbracciare ancora gli altri suoi tre figli. Scrive a un'amica: «Puoi immaginare come in questi giorni il mio pensiero sia sempre rivolto ai miei carissimi tesori». (Forse è l'idea di abbandonare loro, i tre figli ancora piccolissimi, il sacrificio più grande, più della stessa vita). E tuttavia dentro di sé aveva quell'altro, che voleva portare alla luce. Il 21 aprile {{NDR|1962}} con un cesareo nasce Gianna Emanuela. Salvare la madre ormai è impossibile. Muore dopo una settimana, il 28 aprile, invocando il nome di Cristo. ([[Marina Corradi]])
 
==Note==