Matthew Weiner: differenze tra le versioni

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Creata pagina con "thumb|Matthew Weiner (2011) '''Matthew Hoffman Weiner''' (1965 – vivente), sceneggiatore, regista, produttore televisivo e scrittore statunitense. ==Citazioni di Matthew Weiner== {{cronologico}} *{{NDR|«Quando era bambino sapeva che scrivere era il lavoro che voleva?»}} Volevo essere uno scrittore, ma per come la mia famiglia pensava agli scrittori, sarebbe stato come dire: voglio essere il quarterback della squadra di fo..."
 
 
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{{Int2|''[https://www.linkideeperlatv.it/intervista-matthew-weiner/ Intervista a Matthew Weiner]''|Da Fabio Guarnaccia, ''LINK'' nº 15 - Serial writers, ottobre 2013; citato in ''linkideeperlatv.it'', 11 novembre 2016.}}
*{{NDR|PalandoParlando di ''[[Mad Men]]'', «da dove arriva il suo interesse per gli [[Anni 1960|anni Sessanta]]?»}} È un periodo interessante, la fine di un'epoca giunta al pieno dello splendore e della potenza. Ero al liceo quando mi sono accorto che quella fase era ancora strettamente legata alla nostra vita. Il 1960 è stato un anno molto importante per gli Stati Uniti. New York era il centro del mondo, in ogni aspetto: televisione, radio, teatro, musica, libri, soldi, commercio. L'elezione di JFK ha avuto luogo quell'anno. L'America era in rapida trasformazione. Ero interessato a come quel cambiamento è avvenuto, al modo in cui ha influenzato la gente comune. E vedevo un legame con il presente. Negli Usa e nel mondo abbiamo vissuto l'11 settembre. Un evento orribile, traumatico, che ha cambiato la percezione degli Stati Uniti nel mondo. Storicamente è un momento di svolta. Ma in realtà nulla è cambiato. Già ad Halloween eravamo tutti tornati a far spese nei grandi mall. Alla fine di ottobre tutto era tornato alla normalità. Avevamo gli stessi problemi e le stesse speranze. Trovo questa dinamica molto interessante. Anche se avevo impostato la serie molto prima dell'11 settembre, ero curioso di studiare l'influenza dei grandi cambiamenti sulla vita delle persone. Tornando al periodo in cui la serie si svolge, gli storici e i giornali ci dicono molto su questi anni, ma non in modo accurato. L'esperienza umana è basata su aspetti davvero piccoli, che non cambiano. Cosa sta succedendo nel tuo mondo, nella tua vita, in te stesso. Accadono cose nuove, eventi davvero rivoluzionari, come essere una donna al lavoro nei primi anni Sessanta, ma non è detto che chi li vive in prima persona si accorga della differenza, che le donne sentissero questo cambiamento nei confronti degli uomini. È un grande tema drammatico, e lo sentivo legato alla mia vita.
*Ho lavorato a lungo in [[Televisione|tv]], e sono interessato al conflitto tra la creatività e gli affari. La televisione è come la pubblicità, oscilla costantemente tra i due poli perché in gioco ci sono un mucchio di soldi.
*{{NDR|«''Mad Men'' sembra non appartenere a nessun genere. Cosa aveva in mente quando l'ha sviluppata?»}} Quello di ''Mad Men'', in realtà, era un genere: un genere che è semplicemente scomparso. Dai primi anni Quaranta ai tardi Sessanta, quando il ''legal drama'' ha preso il suo posto, c'era una forma che aveva a che fare molto con il dialogo, i drammi interiori, il ''business'', il conflitto tra la vita lavorativa e quella familiare. Poi è sparito, ma conoscevo questo genere, diffuso dappertutto: show televisivi, film, fumetti. Ho provato a usare questi elementi. Io non credo nel mercato. Chiunque cerchi di seguirlo finirà per fare qualcosa di insignificante. Sia io sia il ''network'' che avrebbe trasmesso la serie, AMC, abbiamo deciso di fare qualcosa che piacesse innanzitutto a noi. Senza preoccuparci di essere troppo intelligenti, o troppo oscuri. A volte il pubblico vuole uno specchio in cui riflettersi, altre volte invece vuole solo fuggire. Io la penso allo stesso modo, e spero che la serie offra la possibilità di sfuggire ai problemi quotidiani, ma aiuti anche a sentirsi meno soli, vedendo rappresentata in essa la propria vita. Parte di questo effetto è data dal fatto che le storie si svolgono in un tempo differente, come nella fantascienza: un mondo in cui non puoi andare e che non esiste più.
*Il [[cambiamento]] fa paura, sempre. E di fronte ai grandi sviluppi tecnologici la paura aumenta, la religione diventa più potente, la gente teme che il proprio lavoro e il mondo intero cambino, e di essere esclusa da questo cambiamento. Come saranno condotti gli affari con internet? È una domanda che ancora spaventa non solo le aziende, ma anche molti privati cittadini. Però non puoi fermare il cambiamento, semplicemente accade.